Inserita in Politica il 26/11/2014
da REDAZIONE REGIONALE
gruppo Grandi Autonomie e Libertà - COMUNICATO
Una mozione e il comitato promotore di un referendum abrogativo per fermare l´accelerazione delle trivellazioni nel Mar di Sicilia. E´ quanto presentato ieri mattina dai senatori del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, Giuseppe Compagnone (commissione Ambiente), Giuseppe Ruvolo (commissione Agricoltura) e Antonio Scavone (vicepresidente vicario), e da Antonio D´Alì, di Forza Italia (Commissione Bilancio) durante una conferenza stampa in Sala Nassirya al Senato con la partecipazione di Giorgia Monti, responsabile della Campagna Mare di Greenpeace. "U mari - ha detto Scavone introducendo la conferenza, al termine della proiezione del video di Greenpeace con Ficarra e Picone contro le trivellazioni - nun si spirtusa, la Sicilia deve vivere di sole, di mare, di agricoltura e di turismo, non di catrame nero. Dobbiamo puntare alla nostra ricchezza, noi abbiamo una California-Puglia, una California-Sicilia, ma qui purtroppo c´è chi da California ci vuol fare diventare Texas". Un rischio quanto mai attuale dopo l´approvazione dello Sblocca-Italia che inserisce tra le misure urgenti in materia di energia, all´articolo 38, la possibilità del rilascio di un titolo concessorio unico per le attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi. Di fatto, ha spiegato Compagnone, "in questo modo si accelera la possibilità di trivellare il Mar di Sicilia senza però rispettare la direttiva 30 dell´Unione Europea (quella che la Ue mise a punto sull´onda del drammatico sversamento nel Golfo del Messico) che abbiamo sì recepito a ottobre ma che, per la mancanza di decreti attuativi non sarà attuata prima di luglio 2015. Un disastro che cerchiamo di fermare con la mozione che presenteremo. Bisogna pensare infatti che da qui a luglio il governo potrebbe dare concessioni che, secondo quanto previsto, tra una proroga e l´altra, potranno durare fino a 52 anni e saranno contrarie a quanto previsto dalla direttiva europea. Per questo, nella nostra mozione chiediamo al governo di non autorizzare l´iniziativa se non dopo l´emanazione dei decreti attuativi della direttiva europea". Infatti, ha spiegato Giorgia Monti, "oggi si va avanti con valutazioni di impatto ambientale spesso carenti e piene di errori. La Sicilia deve decidere quale sviluppo vuole: di trivelle e di petrolio o di ricchezza ambientale e turismo". Senza parlare dei rischi che la terra corre. Ci sono molti studi, ha proseguito il senatore Ruvolo, "seri e documentati che evidenziano la pericolosità delle trivellazioni. Le aree che vanno da Ragusa a Trapani, in cui si intende posizionare le trivelle ad impatto distruttivo, sono attive, hanno una struttura crostale fratturata e dislocata in cui si riscontrano sistemi vulcanici sommersi tutt´ora attivi. Così facendo, dunque, si rischia di alimentare nel Canale, in maniera consistente, oltre al vulcanesimo, la sismicità". Infine, ha concluso D´Alì, gi à presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama, la beffa delle beffe, "perché tutto questo viene venduto dal presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta come un grande investimento economico per la Sicilia. ´Valgono tra i 300 milioni e i 500 milioni annui, ha annunciato il governatore, peccato che invece il mare sia di competenza statale e la Regione non avrà un centesimo dalle estrazioni". Per questo, "abbiamo promosso un comitato per un referendum popolare. I siciliani sono contrari alle trivelle...ci piacerebbe sapere come reagirebbe l´ex sindaco di Firenze se si trovasse del petrolio in piazza della Signoria a Firenze...sarebbe pronto a rischiare un patrimonio mondiale? Noi no. Il modello di sviluppo che vogliamo per la Sicilia non è compatibile con le trivellazioni. Vogliamo l´oro verde, quello del sole, del mare, delle spiagge, dei campi degli agricoltori...perché il mare è di tutti e il Mediterraneo tutto non pu ò permettersi ulteriori incrementi del tasso di inquinamento da idrocarburi. Così come neppure i litorali possono essere costellati dalla visione delle torri petrolifere. L´Italia invece di dare autorizzazioni a ´bucare´ dovrebbe puntare su una politica per tutelare la biodiversità".
Roma 26/11/2014
|
"Futura, donne per Lucio" sabato 11 maggio al Teatro Impero di Marsala
La nota cantautrice Lidia Schillaci e tutte le donne di "Futura", il recital dedicato a Lucio Dalla, saranno protagoniste sul palco del Teatro Impero ...
Leggi tutto |
|
Progetti di videosorveglianza urbana nel trapanese: prefettura e comuni a lavoro
In data 18 aprile, presso la Prefettura U.T.G. di Trapani, si è riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presiedu...
Leggi tutto |
|
Retrocessione Mazara: cronaca e tabellino del match valevole per la 30a giornata (eccellenza, gir. A)
La cronaca del match e il tabellino della sfida Athletic Club Palermo-Mazara, valevole per la 30^ giornata del campionato di Eccellenza, girone A, ter...
Leggi tutto |
|
Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi a Fulgatore: il no del mondo agricolo (e non solo)
Dopo la manifestazione di Calatafimi-Segesta del 7 Aprile, con il simbolico abbraccio al Tempio di Segesta per dire NO al Deposito Nazionale dei Rifiu...
Leggi tutto |
|
Prima riunione dell’Osservatorio sugli incidenti stradali in provincia di Trapani
Il 23 Aprile è stato presieduto dal prefetto il primo incontro in seduta plenaria dell’Osservatorio per il monitoraggio degli incidenti stradal...
Leggi tutto |
|
Adempimenti per le ODV e le associazioni affiliate e non alla rete ANAS e per le articolazioni ANAS
La Presidenza nazionale della rete associativa ANAS (Associazione Nazionale di Azione Sociale) ricorda gli adempimenti previsti dalla legge per le odv...
Leggi tutto |
|
|
|
|
|
|
|