Inserita in Cronaca il 15/05/2025
da ALESSANDRA GIANNOLA
Diffusione dei giornali in Italia nel 2025: tendenze e ruolo strategico del digitale
Per capire lo stato di salute del panorama editoriale italiano, studiare la diffusione dei quotidiani rappresenta un indicatore della salute del settore. I dati raccolti da ADS (Accertamenti diffusione Stampa) a marzo 2025, mettono in luce un quadro molto vario che sottolinea la resistenza del cartaceo ad un periodo di declino per il settore accompagnata da una solida crescita del digitale. Vediamo nel dettaglio cosa hanno da dirci i numeri sulle vendite a inizio 2025. Il quadro della diffusione: cartaceo dominante e digitale in crescitaSecondo i dati, la vendita individuale del cartaceo continua ad essere la principale fonte di distribuzione dei quotidiani. A guidare questa fetta di mercato ci sono le testate più prestigiose come Corriere della Sera (più di 200.000 copie vendute), La Gazzetta dello Sport (più di 80.000 copie vendute) e La Gazzetta dello Sport (con più di 80.000 copie vendute individualmente). Questi player rappresentano sicuramente il segmento tradizionale del mercato, stabile da sempre e protagonista della scena. Detto ciò, i numeri raccontano anche una storia nuova, quella delle copie digitali individuali di testate come Il Sole 24 ore con più di 20.000 copie digitali individuali vendute, La Repubblica con 21.435 copie digitali. Come si può notare, i numeri sono molto importanti, rappresentando una fetta importante del mercato. Basti pensare che fino a pochi anni fa la versione digitale godeva solo di un centesimo del mercato del cartaceo. Vendite multiple alla base del successo dei numeri di digitale e cartaceoUn dato importante da tenere in considerazione è quello relativo alle modalità di vendita dei quotidiani. Le vendite multiple dei cartacei presso fornitori terzi, sono una parte importante della strategia di mercato dei quotidiani. Aziende e istituzioni desiderano garantire la presenza capillare del mercato, in ogni forma di acquisto, rendendoli disponibili in numerose versioni e presso differenti fornitori. I numeri più interessanti di questo fenomeno sono rappresentati da: Questi modelli di vendita hanno permesso per molto tempo di tamponare il trend negativo degli acquisti di giornali, facendo leva sulle diverse modalità disponibili per il raggiungimento del pubblico. Il dato sugli abbonamenti digitali è la vera svolta per il settoreTra le tendenze più incoraggianti riportate dal report ADS 2025 c’è senza dubbio quella legata agli abbonamenti a giornali digitali venduti spesso tramite edicole digitali. Questo segmento rappresenta un baluardo strategico in un contesto di calo delle vendite in edicola. Avvenire è un caso esemplare con 7.894 abbonamenti digitali individuali. Il Sole 24 Ore, leader indiscusso, ha registrato 9.464 abbonamenti digitali. La Repubblica segue con 21.435 abbonamenti digitali, un numero che dimostra la forza del suo brand nel mercato online.
Questi dati evidenziano come sempre più lettori scelgano la comodità e l’accessibilità del digitale. Gli abbonamenti, infatti, garantiscono un flusso di entrate costante e fidelizzano il lettore nel tempo, offrendo contenuti premium, aggiornamenti continui e un’esperienza multicanale. Cartaceo e digitale uniti per una strategia vincenteIl totale della diffusione cartacea e digitale combinata fotografa il quadro reale della penetrazione sul mercato:Corriere della Sera svetta con 223.440 copie totali diffuse. La Repubblica segue con 138.027 copie totali La Gazzetta dello Sport (edizione del lunedì) raggiunge 142.900 copie totali diffuse.
Questi numeri sono la dimostrazione pratica che la scelta migliore è essere presente in tutti i formati e in tutti i canali di acquisto possibile. Il mix tra vendite in edicola, abbonamenti digitali e vendite multiple rappresenta la strada giusta per mantenere vivo e competitivo il mercato editoriale italiano. Il digitale spinge il futuro del settoreMentre la carta mantiene una posizione importante, il digitale si impone come asse portante per il futuro del settore editoriale. L’incremento degli abbonamenti digitali non è solo un dato positivo, ma anche la principale occasione di rilancio per un settore che deve necessariamente riadattarsi alle necessità di consumo dei nuovi acquirenti. L’editoria italiana ha davanti a sé una sfida da trasformare in una nuova opportunità per la crescita del settore: andare a integrare sempre più il digitale nella propria offerta, mantenendo al contempo la qualità e l’autorevolezza che contraddistinguono la stampa.
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