Inserita in Cultura il 26/01/2023
da Patrizia Carcagno
CBD, droga o sostanza benefica? Ecco cosa dicono le normative
Sul tema Cannabis nel corso degli anni sono nate tantissime discussioni, soprattutto in merito all’eventuale legalità o illegalità di quest’ultima. Tra i tanti argomenti dibattuti in merito, si è spesso parlato di CBD, un principio attivo che deriva proprio dalla Cannabis sativa ma che rispetto ad altre sue componenti non crea gli spiacevoli effetti per i quali la Cannabis risulta tutt’oggi illegale nel nostro Paese. Il CBD non crea dipendenza e non ha effetti psicotici, ma, al contrario, dona all’organismo ottimi effetti benefici grazie alle sue innumerevoli proprietà. Molto utilizzato per favorire il rilassamento, come è possibile approfondire cliccando qui, il CBD si presenta anche come ottimo aiuto nel combattere disturbi di diverso genere e in diverse aree dell’organismo. Ma, dal punto di vista normativo, il CBD può dunque essere considerato una sostanza benefica oppure rimane anch’esso una droga? Cosa dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità sul CBD Ovviamente, in merito all’utilizzo del CBD le attuali normative fanno riferimento a quelle che sono le dichiarazioni delle maggiori autorità nel campo della sanità, ovvero l’OMS. Se fino a qualche anno fa anche il CBD veniva annoverato tra le sostanze stupefacenti potenzialmente pericolose e dannose per l’organismo, a seguito di numerosi studi ed esperimenti, l’Organizzazione delle Nazioni Unite in accordo con l’OMS ha scelto di togliere il CBD da tale lista e inserirlo invece nella lista delle sostanze a basso rischio di abuso a uso terapeutico. Un grande passo avanti che ha portato alla legalizzazione dell’utilizzo del CBD in tutti i Paesi dell’Unione Europea, purché i prodotti a base di CBD commercializzati e consumati rispettino precisi e imprescindibili requisiti. La vendita e il consumo di prodotti non a norma oltre a essere un rischio perla propria salute può portare a sanzioni anche notevoli. Requisiti europei per il CBD legale I requisiti necessari affinché un prodotto a base di Cannabidiolo possa essere considerato legale sono i seguenti: • coltivazione della Cannabis sativa in uno dei Paesi dell’Unione Europea, con specifica certificazione e semi regolarmente presenti nell’elenco europeo delle varietà. • l’estrazione di CBD non deve provenire da alcune parti specifiche della pianta come fibre o semi, ma dall’intera pianta nella sua struttura d’insieme. • presenza all’interno del prodotto di una quantità di THC non superiore allo 0,2%.
Posizione Italiana sul Cannabidiolo Entriamo ora nello specifico del nostro Paese, e di quello che dicono le norme in merito al CBD. Prima di tutto occorre specificare che a oggi l’utilizzo della Cannabis in Italia è illegale, poiché considerata una sostanza stupefacente a tutti gli effetti. L’unica legge che ne regolarizza e legalizza in maniera parziale la coltivazione, la lavorazione e il commercio è la Legge 2 dicembre 2016, n. 242, che tuttavia si riferisce solamente alla Cannabis legale a uso terapeutico. Attualmente in Italia non esiste alcuna Legge specifica per ciò che riguarda la produzione, la vendita e il consumo di CBD nelle sue diverse forme e concentrazioni. È proprio per questo che anche in Italia si tende attualmente a fare riferimento alle norme e ai requisiti europei citati in precedenza. Tutto questo significa che anche in Italia, i prodotti a base di CBD in grado di soddisfare i requisiti specifici già indicati, possono essere considerati legali e utilizzati senza preoccupazioni. Dal punto di vista della salute non sono emersi al momento effetti negativi particolari e rilevanti, mentre sono molte le testimonianze degli effetti benefici della sostanza. Ad ogni modo, chiedere consiglio al proprio medico curate è sempre consigliato. Benefici del CBD In definitiva, il CBD può essere considerato una sostanza benefica, questo soprattutto a fronte delle sue molteplici proprietà. Il Cannabidiolo presenta infatti ottimi effetti sedativi, rilassanti, ansiolitici e antipsicotici perfetti per contrastare stress, ansia, attacchi di panico, sbalzi d’umore ed eventuali disturbi psichici. Allo stesso tempo risulta avere ottima proprietà analgesiche, antidolorifiche, antiossidanti e antiinfiammatorie molto utili nel contrastare disturbi di vario genere. A questa vanno poi ad aggiungere molto le altre proprietà del CBD. Inoltre il CBD aiuta anche in caso di problemi a pelle e capelli, tende a favorire una regolare pressione sanguigna e un buon battito cardiaco, e a regolarizzare i livelli ematici di glucosio, colesterolo e trigliceridi. Una sostanza dunque molto versatile e benefica purché il prodotto scelto risulti di ottima qualità. A questo proposito è essenziale rivolgersi solo a rivenditori specializzati e autorizzati proprio nella vendita di CBD come Justbob, in grado di garantire affidabilità, sicurezza e pieno rispetto delle norme.
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