Inserita in Tempo libero il 30/11/2022
da Patrizia Carcagno
Il Reparto dei Carabinieri Biodiversità dona una talea dell’Albero Falcone all’istituto comprensivo “Renato Guttuso” di Carini
Il Reparto dei Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria che svolge attività di gestione, tutela e conservazione della Foresta demaniale statale, diffondendo nelle scuole un messaggio di legalità, ha donato stamattina all’Istituto Comprensivo Statale “Renato Guttuso” di Villagrazia di Carini una talea dell’albero Falcone. A introdurre la solenne cerimonia il dirigente scolastico prof.ssa Valeria La Paglia che ha presentato l’evento, sottolineando l’impegno dell’Istituto Guttuso nel promuovere e nel porre in essere, all’interno della propria offerta formativa, numerose attività di educazione alla legalità e all’ambiente, e soffermandosi sull’importanza che la scuola riveste nell’educazione al valore della legalità. “Come scuola abbiamo una grande responsabilità, a scuola “che è presidio dello Stato, che è lo Stato” – ha sottolineato Valeria La Paglia – “i nostri alunni maturano il senso del dovere e il rispetto delle Istituzioni e acquisiscono il valore dell’onestà e della correttezza, verso gli altri e verso se stessi, facendo propri gli atteggiamenti distintivi dello spirito del servizio e dell’impegno civico”. “Come docenti, perché io sono prima di tutto un docente, abbiamo una responsabilità in più rispetto agli altri dipendenti dello Stato: quella di formare l’uomo e il cittadino”, ha puntualizzato la preside Valeria La Paglia. “La presenza dell’Albero di Falcone concorrerà a sensibilizzare i ragazzi al tema dell’impegno sociale ma anche all’importanza della salvaguardia ambientale”. Certa che questa “cerimonia, dall’alto valore simbolico, rimarrà nelle coscienze di ciascuno degli intervenuti e, prioritariamente, degli alunni”. “Che questa manifestazione vi possa accompagnare negli atteggiamenti che maturerete nella vita” ha concluso il dirigente scolastico rivolgendosi agli alunni con accorato appello. Presenti, tra gli altri, il Sindaco della città di Carini prof. Giuseppe Monteleone che ha ulteriormente puntellato il valore insostituibile della scuola in una comunità “come luogo dove costruire il futuro delle nuove generazioni”, il comandante della stazione dei carabinieri di Villagrazia di Carini Maresciallo Salvatore Lo Cascio, accompagnato dal Brigadiere Mosca, il Vicesindaco Salvatore Badalamenti, il parroco della parrocchia Maria SS. delle Grazia di Villagrazia di Carini Sac. Angelo Inzerillo che ha tracciato la storia del declino della mafia a partire proprio dall’impegno e dal sacrificio dei giudici Falcone e Borsellino. Ha ribadito, Don Angelo Inzerillo: “Dalla morte di Falcone è iniziato il riscatto della Sicilia con quei lenzuoli bianchi che si sono stesi un po’ dappertutto e, in primis, a Palermo. Da quella morte è iniziata la presa di coscienza che ci ha permesso di comprendere, appieno, che i valori di legalità, di giustizia, di ascolto, di attenzione, di rispetto nei confronti degli altri sono qualcosa di importante e di inalienabile dall’uomo”. Alla cerimonia hanno preso parte anche i rappresentanti dei genitori delle classi coinvolte. In rappresentanza del Reparto dei Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria erano presenti il Brigadiere Bruno Fosso e l’Appuntato scelto con qualifiche speciali Carmela Lucisano a cui è stato lasciato il compito di illustrare il valore e la portata del progetto nazionale. Il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità ha avviato, infatti, le procedure per la duplicazione e distribuzione dell’Albero di Falcone, fulcro di un brillante progetto di educazione alla legalità ambientale, il Progetto Nazionale “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero della Transizione Ecologica. “Un albero per il futuro” prevede la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di circa 500mila piantine nel triennio 2020-2022: a tutt’oggi sono quasi 900 gli Istituti scolastici che hanno aderito e intrapreso questo percorso verso la consapevolezza dell’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici e la conservazione ambientale, con il supporto dei Carabinieri della Biodiversità. L’offerta di specie vegetali autoctone da consegnare agli studenti si è arricchita, dallo scorso aprile, di un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie: l’Albero del giudice Giovanni Falcone. Alcune gemme del famoso Ficus macrophillacolumnarismagnoleides che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia, infatti, sono state prelevate grazie alla collaborazione fra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano (AR). I primi istituti scolastici a riceverle sono stati quelli intitolati al Giudice in Sicilia e in tutta Italia che si stimano in 108 istituti tra Primarie di I e II grado. Questi alberi contribuiranno – ha affermato l’Appuntato scelto con qualifiche speciali Carmela Lucisano - a formare il “Grande bosco diffuso” formato dalle giovani piante messe a dimora da tutti gli studenti e che sarà visibile su un’apposita piattaforma web che monitorerà la crescita e lo stoccaggio di CO2. Un progetto ambizioso dei Carabinieri per combattere i crimini ambientali con l’Arma dell’educazione alla legalità ambientale e con il coinvolgimento delle scuole in questo obiettivo strategico. Alla cerimonia hanno partecipato le classi 1B, 1D, 1E e 2A della Scuola Secondaria di I grado e la 5B della Scuola Primaria del plesso Vanni Pucci, tutte individuate tramite sorteggio. Conclusi gli interventi ci si è spostati nell’area individuata per la piantumazione della talea dell’Albero Falcone, dove il parroco Sac. Angelo Inzerillo ha benedetto l’albero messo a dimora alla presenza delle autorità, degli alunni e del personale che ha voluto partecipare all’importante evento.
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