Inserita in Un caffè con... il 08/03/2021
da Direttore
Cosa è accaduto lo scorso anno in Cina? A distanza di un anno i dubbi affiorano
E´ ormai trascorso un anno da inizio pandemia e molti avvenimenti li ricordiamo vividi, come fossero accaduti ieri. Ad esempio, non dimentichiamo di certo le immagini trasmesse dai telegiornali cinesi qualche giorno prima che venisse dichiarato lo stato di pandemia nel 2020, che hanno creato un immaginario di vero terrore in ogni parte del mondo: persone che d´improvviso si accasciavano a terra come fossero sassi, per strada, nei negozi, ovunque si trovassero, colti da un male improvviso perdevano i sensi o la vita.
In questo anno abbiamo conosciuto a nostre spese i terribili effetti del covid 19, ma non possiamo fare a meno di pensare quanto diversi siano da quelli raccontati dalla Cina quando tutto ebbe inizio. Anche noi abbiamo vissuto, e viviamo, la paura del covid 19, ma è una paura diversa: è la paura di finire in terapia intensiva con gravi difficoltà respiratorie, di perdere la vita dopo una degenza complicata, ma non è certo la paura di morire accasciati per strada d´improvviso per un virus risultato fulminante. Viene dunque da chiedersi perché ci sia tanta differenza, che cosa ci mostravano le televisioni cinesi e cosa stava accadendo in quel periodo in Cina. Le risposte che riusciamo a darci sono due: o quelle immagini che hanno terrorizzato il mondo sono semplicemente parte di una grande menzogna volta a creare le condizioni sociali ed economiche per imporsi in ambito geopolitico (vedasi l´attuale Pil cinese) o, se quelle immagini rispondono a verità, qualcosa è stata sottaciuta. Era forse qualcosa di ben più grave del virus oggi sulla bocca di tutti? Secondo alcuni si trattava di un attacco chimico che in silenzio ha manovrato gli equilibri politici mondiali. Il dubbio certamente rimarrà, ma è certo che le suddette immagini che hanno fatto il giro del mondo hanno in qualche modo anticipato una preoccupazione e paura sociale collettiva non indifferente. In questo clima di incertezza servono chiarezza e onestà per creare le basi per riprendersi dopo 2 anni di politiche sanitarie schizofreniche e spesso senza alcuna ratio.
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