Inserita in Nera il 13/12/2013
da Michele Caltagirone
Colpo al cuore del boss. Arrestati i parenti di Matteo Messina Denaro
Colpo al cuore del boss. La sorella, un nipote e tre cugini del superlatitante Matteo Messina Denaro sono stati arrestati all´alba di stamani a seguito di una maexi operazione antimafia scattata in tutta la provincia di Trapani. Trenta le persone finite in manette, ordinanze di custodia cautelare che sono emesse deal GIP di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Si tratta di soggetti ritenuti esponenti delle famiglie mafiose di Castelvetrano e Campobello di Mazara. Devono rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, scambio elettorale politico mafioso, intestazione fittizia di beni ed estorsione. Secondo gli inquirenti, avrbbero esercitato per anni un controllo capillare sulle attività economiche ed imprenditoriali del territorio, con ingenti interessi nel settore dell´edilizia. Si tratta dell´ennesimo colpo inferto al boss Matteo Messina Denaro.
Gli arrestati
Antonella Agosta, Matteo Agosta, Francesca Maria Barresi, Girolamo Cangialosi, Lea Cataldo, Lorenzo Cimarosa, Aldo Di Stefano, Francesco Fabiano, Floriana Filardo, Giovanni Filardo, Valentina Filardo, Francesco Guttadauro, Girolama La Cascia, Aldo Licata, Antonino Lo Sciuto, Francesco Luppino, Giuseppe Marino, Michele Mazzara, Mario Messina Denaro, Patrizia Messina Denaro (nella foto), Antonella Montagnini, Vincenzo Peruzza, Giuseppe Pilato, Rosario Pinto, Nicolò Polizzi, Pietro Luca Polizzi, Francesco Spezia, Salvatore Torcivia, Vincenzo Torino, Giovanni Faraone.
Gli investigatori hanno accertato l´esistenza di "un articolato circuito imprenditoriale, che assicurava di fatto il controllo quasi monopolistico nel settore dell´edilizia e relativo indotto, mediante la gestione e la realizzazione di importanti commesse, tra cui opere di completamento di aree industriali, parchi eolici, strade pubbliche e ristoranti. Con riferimento all´attività di sostegno economico al circuito familiare del latitante - scrivono gli investigatori - è emersa la contiguità ed il ruolo di responsabilità decisionale raggiunto in seno al sodalizio mafioso da Patrizia Messina Denaro e da Francesco Guttadauro, rispettivamente sorella e nipote del ricercato". Nel corso dell´operazione sono stati inoltre sequestrati ulteriori beni riconducibili a Matteo Messina Denaro. Si tratta di 3 società operanti nel settore edile (B.F COSTRUZIONI S.R.L. – M.G. COSTRUZIONI S.R.L. – SPE.FRA. COSTRUZIONI S.R.L) che sarebbero state affidate ad alcuni prestanome. Il valore dei beni sequestrati ammonta a circa cinque milioni di euro.
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