Inserita in Cronaca il 24/05/2018
da Direttore
Confisca di beni su proposta del Questore di Trapani, eseguito dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, nei confronti di FUNARO Pietro
Nella giornata di ieri, Agenti di Polizia della Divisione Anticrimine e Finanzieri del Nucleo di Polizia Economica Finanziaria della Guardia di Finanza di Trapani, hanno iniziato le operazioni di esecuzione del decreto emesso dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Trapani, nell’ambito del procedimento di prevenzione attivato su proposta del Questore di Trapani in data 19.06.2014, con cui si dispone l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale della confisca di svariati beni immobili, autovetture, un imbarcazione, conti correnti e società, beni sequestrati anticipatamente nell’ambito di tale procedimento ed aventi un valore stimato di circa 20.000.000 di euro, a carico del FUNARO Pietro nato a Trapani il 23.06.1961, imprenditore colluso con esponenti di “famiglie mafiose” di questa provincia, attivo nel settore edile, da anni operanti soprattutto nel lucroso settore dei lavori appaltati da enti pubblici in Sicilia.
Tale provvedimento viene emesso a conclusione di analisi condotte dalla Divisione Anticrimine su pregresse acquisizioni degli organi di polizia giudiziaria e all’esito di indagini societarie e patrimoniali, ai sensi dell’art. 19 del decreto legislativo n. 159 del 2011, svolte congiuntamente dalla Divisione Anticrimine e dal Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria della Guardia di Finanza di Trapani. Le risultanze di tali indagini hanno evidenziato la vocazione imprenditoriale di “Cosa Nostra” e il suo perdurante potere ben più esteso del territorio provinciale trapanese, distribuito, piuttosto, in gran parte del territorio regionale attraverso la costituzione di un reticolo imprenditoriale per il condizionamento illecito della fase di aggiudicazione della gestione dei lavori e delle forniture concernenti la realizzazione di opere pubbliche appaltate. Gli elementi indiziari raccolti si sono fondate sull’esito di un complesso di investigazioni svolte da vari organi di polizia giudiziaria, in particolar modo tra la seconda metà degli anni ’90 e il più recente periodo, ed in particolare hanno rilevato le informative di reato “Progetto Mafia – Appalti Trapani fase III” del 2007, “Progetto Mafia Appalti I” del 2004, nonché le consequenziali o.c.c.“Mafia Appalti fase I” e “Mafia Appalti fase II”, “Progetto Mafia – Appalti Trapani fase III”, attività d’indagine dalle quali sono emersi elementi in relazione al rapporto di cointeressenza del FUNARO Pietro con il vertice del mandamento mafioso di Trapani.
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