Inserita in Politica il 16/12/2017
da Direttore
Diritto al risarcimento e all’indennizzo per il mancato aumento dello stipendio dichiarato incostituzionale con sentenza della Corte Costituzionale n. 178 del 2015
Il Segretario del Sinalp Sicilia Dr. Andrea Monteleone ha illustrato ai partecipanti che ad oggi la busta paga, a partire da gennaio 2010 sino ad oggi, non ha avuto nessun adeguamento stipendiale rispetto all’aumento del costo della vita. L’illegittimità del blocco degli stipendi, imposto con l’art. 9 comma 17 del Decreto Legge 78/2010 convertito dall’art 1 comma 1 della Legge n. 122/2010, è stata dichiarata anche dalla Corte Costituzionale con la Sentenza n. 178 del 24.06.2015 che ha riconosciuto la violazione della Legge n. 448/1998 che stabilisce, per i dipendenti pubblici, il diritto all’adeguamento annuale dello stipendio rispetto all’aumento del costo della vita. All’indomani della sentenza della Corte Costituzionale è possibile chiedere un indennizzo e un risarcimento del danno. L’indennizzo è dovuto in caso di danno prodotto da attività lecita; mentre il risarcimento è dovuto in caso di danno derivante da fatti illeciti, distinguendo a tale fine: il periodo dal gennaio 2010 al giugno 2015: in relazione al quale al dipendente spetterebbe l’indennizzo che l´ufficio legale del Sinalp Sicilia ha quantificato mediamente in circa 100/150 euro al mese. il periodo da luglio 2015 ad oggi: in relazione al quale al dipendente spetta un vero e proprio risarcimento del danno quantificato invece in circa 200/250 euro al mese.
In attesa del via libera allo sblocco dei contratti degli statali, che dovrebbe avvenire a breve, il Governo, in combutta con alcuni sindacati e Voi tutti sapete bene quali, ha promesso ai dipendenti pubblici come risarcimento danno per il blocco del loro stipendi un rimborso una tantum in busta paga pari in media a 400-500 euro, cioè una semplice elemosina, cancellando di fatto quanto dichiarato dalla sentenza della Corte Costituzionale.
I dipendenti pubblici hanno diritto a richiedere gli incrementi stipendiali che avrebbero dovuto ricevere negli 85 mesi circa finora trascorsi. E tra indennizzo (dal 2010 al 30.07.2015) e risarcimento (dal 30.05.2015 all’effettivo rinnovo) si parla di cifre molto elevate, mediamente attorno a 10.000,00/15.000,00 euro, che nulla hanno a vedere con il contentino dell’una tantum pari a 500 euro circa concordato con alcune sigle sindacali che non hanno saputo o voluto difendere i diritti dei lavoratori. Il Sinalp Sicilia ha attivato i suoi legali per richiedere giudizialmente allo Stato il risarcimento e l’indennizzo per aver patito il blocco dichiarato incostituzionale per conto di ciascun lavoratore statale che vorrà aderire. Pertanto invitiamo tutti i dipendenti interessati a recuperare quanto non è stato erogato in questi ultimi 85 mesi a contattarci allo 091333195, regionalesicilia@sinalp.it, oppure venendoci a trovare in via Serpotta 53 Palermo per dare vita ad una grande azione legale.
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Commenti |
18/12/2017 - Salve mi chiamo Samuele sono un dipendente publico dal 23/03/2011 .sono Agente scelto della polizia penitenziaria anche io vorrei aderire per richiedere il risarcimento di questi anni di blocco. (Samuele Giannilivigni) |
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