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Inserita in Sport il 01/02/2016
da Gabriele Li Mandri
22^ GIORNATA DI SERIE A: TESTA A TESTA NAPOLI-JUVENTUS. TESTA-CODA MILAN-INTER
Come ogni maledetta domenica, le due big in testa hanno fatto il loro sporco dovere: minimo 4 gol alle avversarie, il solito gioco sul velluto, e 3 punti in cassaforte per un testa a testa che promette nervi tesi e botti di capodanno cinese. Lo scontro diretto a febbraio sarà infatti decisivo.
In ordine cronologico e di classifica, anche se solo per poco più di un´ora, la Juventus è riuscita a conquistare il primo posto con un sonoro 4-0 rifilato al Chievo orfano di Paloschi, migrato allo Swansea dalla finestra di gennaio. La cosa preoccupante è che, dopo Pogba, si sta svegliando anche Morata: preoccupante per il Napoli, perché se alla Juve cominciano a svegliarsi tutti sono dolori. Gli azzurri hanno una rosa decisamente limitata, se paragonata alla vastità della panchina juventina: di fatto giocano sempre gli stessi 11, con vaghe apparizioni di Gabbiani, Mertens e Valdifiori. Non è certo per portare "seccia", ma se a Higuain viene anche solo un´influenza, sono dolori.
Intanto il Pipita ha timbrato per la 22esima volta il cartellino: 22 gol in 22 partite è un bottino mostruoso che non conosce rivali, né in Italia né in Europa. E la forza del Napoli è proprio la sua sicurezza: un paio di gol, prima o poi, il suo meraviglioso trio d´attacco li fa. Perché se le copertine vanno a Higuain, è giusto sottolineare come Insigne sia attualmente il calciatore italiano più prezioso e abbia davvero poco da invidiare a Dybala. Per non parlare di Callejon, che attacca e difende per 90 minuti. O di Hamsik, rispolverato dalla cura Sarri. Così, grazie al 5-1 rifilato all´Empoli, il Napoli ha tenuto la Juve ad una distanza di -2.
Dal testa a testa, al testa-coda: è la parabola discendente dell´Inter, precipitata al 4 posto e sotterrata di gol anche dal Milan, nel (poco) atteso derby della Madonnina. Dopo l´imbarcata in Coppa Italia per mano della Juve, la banda di Mancini ha dovuto soccombere mestamente anche di fronte ai rossoneri, che sono tutto tranne che una corazzata. Ma che hanno strameritato il 3-0, con Alex, Bacca e Niang. Decisivo il rigore sbagliato da Icardi sull´1-0, dimostrazione che qualcosa si è rotto nella testa dei giocatori e del loro mister, che oramai trascorre i post-partita dispensando offese o lamentandosi quando le riceve. Nessuna condanna, perché è giusto che sia così: chi non uscirebbe fuori di testa, dopo aver perso 10 punti in un mese?
Gabriele Li Mandri
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