Inserita in Cronaca il 20/07/2015
da REDAZIONE REGIONALE
LEGA DIFESA DEL CANE - PERUGIA - BRACCONIERI A CACCIA CON VISORI NOTTURNI
Denunciati dalla Polizia Provinciale dopo aver ucciso un cinghiale in un periodo di caccia chiusa e con metodi non consentiti
Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha appreso con viva preoccupazione dell´ennesimo, esecrabile episodio di bracconaggio nei confronti di un cinghiale ucciso mediante l´utilizzo di visori notturni e fucili.
L’atto criminoso e vile è stato rilevato dalla Polizia Provinciale di Perugia. I due bracconieri all´alt degli agenti hanno tentato la fuga ma sono stati raggiunti e denunciati all´Autorità Giudiziaria per aver esercitato l´attività della caccia in periodo di divieto generale, oltre che con l´ausilio di metodologie non ammesse.
Da sempre favorito da amministrazioni provinciali tendenzialmente amiche, il mondo dei cacciatori usufruisce sovente di deroghe per il prelievo venatorio dei cinghiali, adducendo come motivo i danni causati da questi animali e preventivando perdite economiche per l’agricoltura solitamente gonfiate in modo tale da giustificare la necessità di limitare il numero di capi. Ma non è tutto. Si addita la fauna selvatica come responsabile di ogni iattura. Recentemente la Coldiretti lombarda ha dato la colpa di ben 500 incidenti stradali in un anno avvenuti nella regione a cinghiali, cervi, nutrie, storni, corvi e colombi, inoltre ha quantizzato in circa 2 milioni di euro le devastazioni da loro prodotte, quasi si trattasse di un flagello biblico. Notizie solitamente divulgate per dimostrare la necessità di ennesimi abbattimenti ma che risultano assai poco credibili visto che tali dati sono stati estrapolati dalla stessa Coldiretti, ovvero parte in causa direttamente interessata a “demonizzare” questi animali. Tuttavia, non paghi delle deroghe loro concesse, i cacciatori sentono la necessità di sterminare i poveri cinghiali anche al di fuori della legalità, non soltanto con l´uso di armi da fuoco ma coadiuvati da cani, archi e non di rado da coltelli di vario genere per finire l´animale.
Chiunque può visionare i filmati cruenti sul web riguardanti questa pratica inumana. Filmati peraltro messi in rete con orgoglio dagli stessi “sterminatori”.
Lega Nazionale per la Difesa del Cane condanna con sdegno questa inutile quanto crudele ostentazione di violenza; violenza che, osservando la ferocia con la quale vengono inferte le pugnalate, lascia intravedere le personalità di soggetti potenzialmente sociopatici e quindi pericolosi. Non soltanto per gli animali ma anche per i loro simili.
Michele Di Leva – Responsabile LNDC Caccia e Fauna selvatica
Fonte Lega del Cane
20 luglio 2015
Lega Nazionale per la Difesa del Cane
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