Inserita in Cronaca il 24/05/2013
da redazione
Prosegue il processo al sen. Antonio DŽAlì
È proseguito oggi, con la requisitoria del pm, il processo per concorso esterno in associazione mafiosa a carico del senatore del Pdl Antonio DŽAlì. Il pubblico ministero Andrea Tarondo si è soffermato sul maxi-sequestro da oltre 30 milioni agli imprenditori edili Francesco e Vincenzo Morici, ritenuti legati al boss latitante Matteo Messina Denaro, menzionando tre episodi in cui sarebbe coinvolto il senatore. Si è anche parlato del trasferimento dellŽex prefetto trapanese Fulvio Sodano. Secondo quanto supposto dallŽaccusa, DŽAlì, allŽepoca sottosegretario agli Interni, avrebbe fatto in modo di trasferire il prefetto da Trapani ad Agrigento, poco tempo dopo che Sodano aveva sventato il tentativo della mafia di riappropriarsi della "Calcestruzzi ericina", società confiscata al boss Vincenzo Virga. Il pm ha poi affrontato la vicenda dei terreni di contrada Zangara di Castelvetrano ceduti gratuitamente ai Messina Denaro e dellŽinteressamento di DŽAlì in favore dellŽimprenditore Antonio Birrittella. Secondo lŽaccusa, DŽAlì avrebbe fatto in modo che un immobile di Birrittella venisse dato in affitto allŽArma per essere utilizzato come sede della stazione dei carabinieri di Castelvetrano. Nella prossima udienza fissata per il 14 giugno, Tarondo avanzerà al presidente del Tribunale le richieste di pena.
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