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Inserita in Economia il 05/01/2015
da REDAZIONE REGIONALE
CRONACHE DI GUSTO - Produrre l’olio del Mediterraneo all’Expo 2015. Ecco l´appello di Manfredi Barbera
Un’idea nata per caso che rischia di rendere unico l’ultimo mese dell’Expo 2015 che sta per iniziare. La produzione di un “Olio del Mediterraneo”, frutto della miscela delle olive dei paesi del Mediterraneo che parteciperanno al Cluster Bio-Mediterraneo dell’Expo 2015, da donare ai visitatori con tanto di bottiglie personalizzate. Ecco la proposta di Manfredi Barbera, produttore di olio che, in vista dell’Expo 2015, ha chiesto al responsabile del Cluster Bio-Mediterraneo, Dario Cartabellotta, di poter installare e mettere in funzione, a partire dall’1 ottobre 2015 e fin al 31 ottobre, ultimo giorno dell’Expo, un mini frantoio. Obiettivo: non solo mostrare al mondo come si macina l’olio, ma produrne uno sul serio, composto dalle olive di tutti i paesi del Mediterraneo produttori di olive ed olio. D’altronde, si sa, come disse un tale, il Mediterraneo inizia e finisce con l’olivo.
L’idea è semplice e costa relativamente poco: circa 100 mila euro, “stima per eccesso”, dice Barbera che snocciola la validità del suo pensiero. “Sarebbe un ritorno di marketing impressionante per il mondo dell’olio del Mediterraneo – dice – in particolare per il nostro che, proprio da quest’anno, parte in via sperimentale con la denominazione Igp”.
Dall’1 gennaio, infatti, è entrata in regime provvisorio, la denominazione Igp Sicilia. “Sarebbe un modo bellissimo di presentare questa anteprima mondiale – spiega Barbera -. Ma poi l’idea di ricevere le olive dall’intero Mediterraneo, mescolarle e tirare fuori un olio unico, dal gusto ‘impossibile’ da prevedere, mi sembra una cosa molto affascinante, ma soprattutto credo che contenga un messaggio di pace ed unità dei popoli che non va sottovalutato”.
I contatti con Cartabellotta ci sono già stati. Le risposte non sono ancora arrivate, ma le sensazioni sono più che positive. E risposte positive sono arrivate anche da Alfa Laval, l’azienda che avrà il compito di creare ed installare un mini-frantoio a Milano.
“Serve un macchinario molto piccolo – spiega Barbera -. Uno da massimo 5 quintali l’ora”. I frantoi ‘normali’ di solito lavorano ad un ritmo che varia da 20 a 100 quintali l’ora. I visitatori potrebbero assistere alla molitura delle olive e ricevere una bottiglia di olio appena prodotto con etichetta personalizzata. G.V.
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| Commenti |
| 11/01/2015 - bella idea abbinandola a sculture di olive 50x6o circa in terracotta maiolica da me realiz in attesa cord. saluti. (ferrante) |
| 11/01/2015 - ottima idea .. aggiungerei come arredo mie sculture in terracotta maiolica vetrore sina molto eleganti di olive di diam.cent 50 per 55 (ferrante) |
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