Inserita in Politica il 22/08/2014
da Direttore
Piano Giovani, anzi pianissimo ….
Apprendiamo che, dopo le critiche legittimamente mosse alla gestione dell’inserimento delle candidature (con valore di selezione) nel tanto atteso Piano Giovani della Regione Siciliana, di cui il sottoscritto e ANAS sono stati tra i primi a puntare il dito e a invocare l’intervento della Magistratura, il suddetto calderone di iscritti risulta quantomeno dubbio nella sua legittimità e che in data 17 agosto è stato dichiarato nullo dal Presidente Crocetta. Ovvia e prevedibile la tempesta di esternazioni da ambo i fronti (quelli che hanno creduto di poter mettere le mani sulla marmellata e quelli no) e forti inviti ad effettuare un controllo adeguato sulla nuova selezione del nuovo Piano, tempestivamente avviato senza renderlo adeguatamente “pubblico”, (ma tanto la Regione Sicilia gestione Crocetta, giusto per risparmiare 2 lire, si è già privata del suo storico Ufficio Stampa bollandolo come inutile!) scatenando altre polemiche altrettanto legittime. A tale grandine arrivano, com’è prevedibile, una serie di dichiarazioni, licenziate infine gordianamente con un “tutti al mare! Ci vediamo prossima settimana dopo ferragosto!”. Siamo sinceri, ci dispiace! Sì, ci dispiace di avergli rovinato il periodo più sacro dell’anno, il Ferragosto (dopo ovviamente la Madonna, i Morti, il Natale, il Capodanno, la Befana, la Quaresima, il Carnevale, San Giuseppe, il Primo Aprile, la Pasqua e scusate se ho tralasciato qualcosa) soprattutto con lo Scilocco che imperversa e manda in fumo anche le menti migliori insieme al patrimonio boschivo. Ci dispiace che le numerose lagnanze lo abbiano infastidito e condividiamo il suo appello al decisionismo, che ovviamente spetta a Lui (osiamo ricordarglielo) e non ai “Professori” di cui si lagna a favore di una migliore qualità selettiva; una richiesta che fa a cazzotti con la pretesa, aprioristica e priva di ogni verifica, che il famigerato Piano Giovani possegga una piattaforma adeguata, che non occorre modificare, (e il nuovo bando allora ricalcherà quello vecchio? E la selezione sarà sempre favorevole a chi spara, ops! clikka, più veloce?) mentre è il software ad avere toppato (nel senso che si sono trovate subito le falle aperte apposta per i raccomandati mentre si sarebbe dovuti essere più circospetti e discreti?). Ad oggi di sicuro c’è che la Dirigente Generale Formazione e Lavoro si dimette ma non si dimette, e che la Lista Musumeci mette a disposizione il suo staff legale per chi volesse denunziare le irregolarità della Regione riguardo al Piano Giovani; cioè, scusateci la personalissima interpretazione, una doppietta di bordate a salve per dire “ci siamo” e rimaniamo sulle nostre posizioni; non ci scuote più di tanto neanche la sfiducia annunciata dai dirigenti di Forza Italia, essendo del parere che, in un frangente così delicato, con una Sicilia in ginocchio grazie alla mala burocrazia secolare, una percentuale di disoccupazione alle stelle, e un patrimonio storico, paesaggistico e culturale da miliardi impossibile da sfruttare per logiche che non sono da addebitare alla negligenza e all’ignoranza dei gestori, le parole stanno a zero e non si possa e non si debba giocare alle “bamboline” ma chiedere scusa (tempo impiegato 2 secondi) e correre immediatamente ai ripari prendendo in mano la situazione responsabilmente e risolutamente. Noi non siamo contro la Politica, come invece dimostra di essere chi governa male, e non fa gli interessi del Popolo Sovrano come è in Democrazia; noi non siamo contro le Istituzioni, che sono e devono tornare ad essere un tavolo di collaborazione tra Pubblico e Privato, per il bene comune; noi non siamo contro la Magistratura, che sia pure con i suoi tempi, continua da sola a mantenere il rispetto della Legalità e dei Valori. Noi siamo contro gli inani che, al Potere, fanno il gioco di pochi individui incuranti dell’interesse comune. Ora inani non si nasce ma si diventa, quindi è una scelta che chiunque abbia a cuore la sua terra può revocare a favore della correttezza e della giustizia; e non si parli di antimafia se non ci si comincia almeno da questo indispensabile passo: “sostituire uno strumentale fatalismo, fondamentalmente egoistico, con una corretta dedizione ai propri doveri e col rispetto degli altri, comunque la pensino”. Non accuseremo quindi, come si suole fare da bambini, Tizio o Caio per cattivo comportamento, chiedendo che venga rimosso, ma chiederemo a Tizio e a Caio che cosa stanno facendo nel ruolo che occupano nella Società, e come, sia al primo, pur che sia il presidente della Repubblica, che al secondo, pur che sia un umile ciabattino. In Democrazia, e nel rispetto di qualsiasi Civiltà avanzata, essi sono uguali. Andiamo infine alle “nostre” richieste, che le si voglia chiamare esternazioni si faccia pure, sul Piano Giovani: noi ANAS chiediamo che le selezioni consentano a tutti di competere, qualsiasi attitudine abbiano con i nuovi mezzi informatici, visto che non sarà un “Megacentro di Ricerca sulla Robotica” che la Regione vorrà creare per dar loro occupazione, e che vengano considerati titoli distintivi: il “merito” (come non tocca a noi stabilirlo ma continueremo a vigilare) e “l’attitudine al rispetto delle convenzioni e del sociale”, che è la nostra maniera di valutare un comportamento realmente anti mafioso. È poco? È poco chiedervi di assumervi le vostre responsabilità? di mettervi al lavoro e realizzare un impianto di selezione che premi chi ha voglia di crescere ed essere produttivo e di esempio? No! Non è poco, almeno per cominciare, il chiedervi, di fatto, di ribaltare le logiche clientelari che avvelenano la Politica e uccidono la parte sana della Società, in favore di una gestione sana del potere. Intelligenti pauca! Antonio Lufrano
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