Inserita in Salute il 04/06/2014
da Michele Caltagirone
Marsala, amianto in via Mazara: cittadino denuncia ´scarsa comunicazione´
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la segnalazione che è stata inviata stamani alla nostra redazione, relativa ad una vecchia struttura abbandonata, a Marsala in via Mazara del Vallo, dove è stata riscontrata presenza di amianto. Secondo il cittadino marsalese che ci ha segnalato la questione, corredandola con alcune foto, vi è stata scarsa comunicazione alla popolazione residente in zona, se non per un cartello affisso all´ingresso della struttura.
"Buongiorno, sono un cittadino marsalese residente in Via Mazara e quotidianamente, oltrepassando la vicina Compagnia dei Carabinieri e procedendo in direzione Mazara del Vallo, mi imbatto nella vista di uno scempio ambientale derivante dallo stato di abbandono di un manufatto industriale. A prima vista la recinzione, circondata da verde naturale, non porterebbe lo sguardo oltre gli alberi alti 4/5 metri ma ad uno sguardo più attento non può sfuggire l’ammasso cementizio lasciato deperire sotto l’azione degli agenti atmosferici, senza cura alcuna. Di chi sia il manufatto in questione personalmente non lo so, ma il fatto che lo stesso possa procurare danno alla salute della popolazione che vive nei dintorni vi è certezza.
La certezza non è assunta dal sottoscritto solo in base ad informazioni sui rischi ambientali facilmente reperibili su internet, ma è ATTESTATA dall’esposizione di un cartello (vedi foto allegate) apposto da non si sa chi non più di 20 giorni fa e riportante la scritta: “ZONA AD ALTO RISCHIO – POSSIBILE PRESENZA DI POLVERE DI AMIANTO IN CONCENTRAZIONE SUPERIORE AI VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE”!!!! Può un cartello rendere più leggera la coscienza di chi ha il dovere di intervenire a tutela della popolazione? Se un imprenditore è fedele alla religione del profitto, un amministratore pubblico risponde alla legge e, richiamando alla mente l’Articolo 32 della Costituzione Italiana che recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell´individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti” , dovrebbe mettere in campo tutte le azioni necessarie atte a rendere effettivo il precetto costituzionale. L’affissione di un cartello generico, non riportante alcuna misura cautelativa o azione di bonifica, non lascia certo la popolazione tranquilla…anzi!
La pericolosità di questi materiali è proporzionata alle fibre aerodisperse nell’ambiente, le quali, se inalate da persone possono generare neoplasie. Pertanto, è necessario accertare la friabilità di un materiale per individuare quello che è più in grado di rilasciare le fibre “ Killer “.
Circa 2 mesi fa, in una delle ventosissime giornate marsalesi di inizio primavera, un pezzo di copertura in AMIANTO è stato ritrovato nel parcheggio di una nota attività commerciale adiacente la struttura in questione. E’ stata sporta denuncia ai Vigili Urbani di Marsala. Solo dopo aver dipanato i dubbi sulle responsabilità per lo smaltimento e la presa in carico del pezzo volato via si è riusciti a rimuoverlo.
Vista la nota pericolosità delle polveri di amianto, sarebbe da preoccuparsi visto che la media del vento teso a Marsala è di 10 nodi (circa 18 km/h) con punte di 40 nodi (circa 75 km/h)? Quanto lontano possono arrivare le polveri sospinte dal vento? Quanto uomini, donne e bambini dovranno ancora respirare queste polveri assassine?
E’ stato ormai accertato che il rischio amianto è legato al potenziale rilascio e dispersione di fibre nell’aria che, se inalate dall’uomo, sono responsabili delle neoplasie al polmone. La bonifica dei materiali contenenti amianto è quindi l’unico mezzo per impedire che gli stessi possano arrecare danno alla salute pubblica , poich´ ognuno di noi , a mio parere, potrebbe essere un “ esposto “. Infatti, è stato accertato che l’insorgere delle patologie legate all’amianto è caratterizzata da un lungo intervallo di tempo che va dall’esposizione alla comparsa della malattia stessa".
Angelo Mosca
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