Inserita in Cultura il 24/07/2017
da Direttore
Alcamo: strepitoso successo per il cantautore Alessio Alessandra al Qubbi´ Bistrot Letterario
Il Qubbì Bistrot Letterario di Alcamo «una vera e propria officina d´arte» come l´ha definita lo stesso Alessio Alessandra, una rara perla artistica, nel variegato mondo della musica, ha ospitato, il lancio della campagna di crowfunding del cantautore alcamese che con il chitarrista Giuseppe Rizzo e il pianista Vincenzo Alonzo, hanno offerto delle piccole perle di saggezza musicale rappresentate da alcune splendide e davvero originali canzoni che impreziosiranno l´album "Animale sociale".
Un titolo che è anche un manifesto artistico. Per dirla con Marco Ferrini «Aristotele diceva che l´uomo è un "animale sociale". L´uomo ha vitale bisogno di compagnia, di condivisione, di amicizia, di dare e ricevere affetto e amore. Noi siamo interdipendenti; è impossibile riuscire senza l´aiuto degli altri verso di noi. L´ambizione più profonda dell´essere umano è sentirsi necessario, importante, apprezzato e amato». E le canzoni di Alessio Alessandra, con una rara e fantastica attenzione, come ha tenuto a sottolineare, al testo musicale, sono la risposta artistica e letteraria a questo bisogno umano e, più che altro, sociale. Ecco perché i suoi testi sono, necessariamente, il fiore all´occhiello di questo progetto che si appresta, senza dubbio e grazie all´aiuto di tutti, lo speriamo davvero, a diventare un vero e proprio caso discografico italiano.
C´è ricercatezza e sintesi nei testi del cantautorato alcamese e non solo... ci sono rare espressioni artistiche di nobili contaminazioni musicali e letterarie, sapienti e inattesi, rari fenomeni artistici, di giochi linguistici nel testo, allitterazioni che si incastrano ad assonanze e consonanze, parole che vivono, anche attraverso questo megafono che accompagna Alessio Alessandra nei suoi tour e nelle sue esibizioni canore, che si rincorrono e che già sono musica. Perché le parole sono di per sé musica anche senza le note. Ne è testimonianza tangibile il monologo che apre il suo testo di denuncia politica; il tetso che è sfogo all´indignazione per i proclami e le promesse non mantenute di questo strano mondo in cui vive l´animale politico, incapace di leggersi e di leggere la verità. Perché la musica inizia da lì, fonde con il verso lungo e discorsivo, e, solo dopo, come afferma lo stesso Alessio Alessandra, si evolve nell´arrangiamento musicale e nell´esecuzione strumentale e si risolve, metricamente, dando cuore e vita a parole che non sono casuali.
Perché, quando ascoltiamo Alessio Alessandra stiamo parlando di un cantautore "impegnato", di canzone di denuncia, di canzone politica e di «parole che cedono il passo al cigolio».
Alessio Alessandra, che a differenza del suo navigatore, non smarrisce la via sul più bello, è schierato da sempre, attento alle problematiche del nostro tempo, critico, e con i suoi testi lo grida al mondo, ai suoi fedelissimi amici e ai suoi innamorati estimatori artistici. «È una bella sensazione vedere che c´è gente che ti vuole bene e ti stima» afferma, nel corso di questa splendida serata Alessio Alessandra, mentre guarda e ci racconta del suo tavolo verde, la sintesi dei suoi oggetti simbolici; non portafortuna ma sintesi del suo impegno e del modo originale di concepirsi nel mondo assai complesso della musica e della canzone. Non c´è dubbio. Quelli di Alessio Alessandra sono messaggi chiari! Dietro a questa ineguagliabile tecnica linguistica, dietro questa fantastica ricercatezza, anche nella modalità del canto e dell´utilizzo della musica, c´è la canzone con tutta la sua forza, i suoi significati, la sua identità! La canzone, le cui parole sensibilizzano e al contempo, come afferma lo stesso cantautore, responsabilizzano. Le sue parole viaggiano nell´aria e ci rincorrono mentre siamo affaccendati nella quotidianità della nostra vita! Dietro a tutta quella tecnica c´è la sensibilità dell´autore che è capace, con una abilità tutta sua (l´abilità degli artisti in una famiglia di artisti), di fotografare, in modo spietato, la corruzione umana, sociale, politica, globale del nostro tempo e che saluta questo animale sociale come l´ultima cometa in un mondo che ha perso la via maestra.
Alessio Alessandra merita questo successo, merita vincere la scommessa che questo progetto ha voluto lanciare. Non lasciarlo solo è non solo un impegno umano, è, prima di tutto, una scommessa culturale alla quale non possiamo rinunciare.
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