Inserita in Sport il 19/10/2015
da Gabriele Li Mandri
INTER-JUVENTUS 0-0: IL DERBY DEL RESTO D´ITALIA
Lo chiamavano Derby d´Italia. O meglio, fu il grandissimo Gianni Brera a battezzare così, negli anni ´60, la partitissima fra Juventus e Inter. Forse perché erano le squadre più scudettate, forse perché appartenevano alle due famiglie più potenti dello Stivale, ma poco importa: Gianfucarlo non lo spiegò mai. In fondo, bastava la carica dirompente di una stracittadina che andava oltre la cittadina a dare un senso a Juventus-Inter, perché quell´etichetta ha fatto sognare intere generazioni di tifosi. Almeno, questo prima che Morfeo andasse in pensione.
Oggi Juventus-Inter, al di là delle difficoltà che a turno possono avere le due squadre, è lo specchio dell´Italia calcistica contemporanea: un po´ povera di spettacolo, un po´ arroccata sul non prenderle, un po´ una partita che tutto potrebbe accadere ma non accade mai niente. È, soprattutto, il Derby del Resto d´Italia. Perché oggi, a festeggiare, sono state solo Napoli, Fiorentina, Roma e (incredibile ma vero) persino il Milan. Un pareggio per 0-0 condito da qualche piccola emozione e da tanta, tantissima noia, che lascia entrambe in una situazione di stallo.
Inter-Juventus era anche partita bene, dura, a gamba tesa e con i nerazzurri che sembravano intenzionati a non lasciarsi scappare un´occasione di vendetta attesa per anni. Un fuoco di paglia durato 45 minuti, che si è spento al duplice fischio e che ha permesso alla Juve di pareggiare moralmente una sfida che, tanto, tutti sapevano che sarebbe finita a reti inviolate. Fra le unghia di Buffon, la traversa di Brozovic ed il palo di Khedira solo chilometri macinati con cattiveria e cartellini lasciati per strada. Troppo poco, o forse troppo e basta, per il Derby del Resto d´Italia. (Foto: LaPresse)
Gabriele Li Mandri
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