Inserita in Sport il 25/05/2015
da Gabriele Li Mandri
Il punto sulla 37esima di Serie A: Juve “Sturarordinaria”, Milan d’Egitto
In attesa del posticipo di oggi, ovvero quel derby che alle 18.00 sancirà (si spera) chi delle due romane andrà diretta in Champions e chi dovrà giocarsela ai preliminari, la Serie A ha riservato gioie e delusioni classiche del finale di una stagione amara per tante. Partendo proprio dal Napoli.
I partenopei, appesi al filo della speranza terzo posto, avevano una missione complessa ma piuttosto banale: tirare fuori gli attributi allo Juventus Stadium, contro un avversario in pausa caffè e ancora una volta privo di tanti titolari tenuti a riposo per la finalissima di Berlino, che si disputerà il 6 giugno. I bianconeri quest’anno fanno paura ma per una squadra come il Napoli, in lotta per un obiettivo così importante, impegnare a fondo le ultime energie doveva essere il minimo sindacale. E invece, come sempre, è stata la Juve a dettare legge con i gol delle sue seconde linee (addirittura a segno Pepe per il 3-1 finale) e a fare una prestazione straordinaria. Anzi, “Sturarordinaria”. Se per gli azzurri sarà Champions o Europa League, lo decideranno a questo punto le romane.
Chi invece non ha pensieri europei è il Milan di Pippo Inzaghi, esonerato in pectore da settimane eppure ancora lì a cercare di risolvere l’enigma del gioco rossonero, con tutto l’impegno del mondo. Il posticipo della penultima di Serie A contro il Torino gli ha regalato probabilmente una delle ultime gioie nel club della sua vita: una vittoria per 3-1 che ha visto rinascere quel Milan d’Egitto che non si vedeva più da due anni, ovvero da quando El Shaarawy (doppietta per lui) era entrato nel tunnel delle fratture metatarsali. Il Milan proverà così a salutare i tifosi contestanti con un pelo di orgoglio, in attesa di capire se il futuro sarà di Ancelotti e dei cinesi. O delle solite promesse al vento dei parametri 0.
I rossoneri sono comunque solo l’apice degli enigmi del calcio italiano: il più appassionante, da mesi, si chiama Europa. Detto delle romane e della Champions, sono tante le squadre ancora in corsa per uno dei 3 posti che significano Europa League: Napoli, Sampdoria, Fiorentina, Inter e ovviamente Genoa, in attesa di capire se il Grifone otterrà la licenza UEFA. 90 minuti per decidere una stagione intera: per mezza Italia sarà senza dubbio un’ultima giornata di grandi passioni.
Gabriele Li Mandri
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