Inserita in Politica il 21/04/2015
da REDAZIONE REGIONALE
FARE AMBIENTE - La mobilità sostenibile approda in Parlamento
La mobilità sostenibile approda in parlamento: è stato infatti presentato alla Camera un disegno di legge che garantisce corposi sgravi fiscali a chi acquista veicoli elettrici. Sempre nello stesso testo, sono previsti finanziamenti per realizzare colonnine di ricarica a zero emissioni. L’Italia, quindi, pur con prevedibili tempi biblici per completare l’iter e ritardi già adesso immensi sulla tabella di marcia, potrebbe avvicinarsi a quanto, in gran parte del resto del mondo e sicuramente in Europa, è ormai all’ordine del giorno. Nella fattispecie, in termini di risparmi economici per l’utente, il disegno di legge prevede un credito di imposta del 50 per cento in cinque o dieci anni per mezzi a zero emissioni adibiti a servizio pubblico; l’abbattimento dell’Iva dal 22 al 4 per cento; la detrazione del 100 per cento delle imposte sull’acquisto dei veicoli elettrici entro il primo anno di entrata in vigore della legge. Le detrazioni, poi, calano progressivamente del 10 per cento per un quinquennio, arrivando al 90 per il secondo anno, all’80 per il terzo e così via. Per quanto riguarda, invece, la realizzazione delle colonnine di ricarica, il disegno di legge prevede un credito d’imposta del 41 per cento fino a una spesa di 75 mila euro. La proposta è stata promossa da FareAmbiente e Unione Radiotaxi d’Italia, primo firmatario Oreste Pastorelli del Psi. “La mobilità sostenibile è al centro dell’interesse di FareAmbiente, che da anni si batte per ridurre le emissioni di gas nocivi nell’atmosfera ed è già stata peraltro promotrice della Legge Ghiglia la quale, per l’appunto, incentivava la mobilità sostenibile a emissioni zero. Per questo – spiega Vincenzo Pepe presidente Fare Ambiente – siamo in prima linea insieme all’Uri per sostenere il Ddl sulla mobilità elettrica del trasporto pubblico e per richiedere incentivi significativi”. “Ma è importante, soprattutto, il consenso sociale, sensibilizzare l’opinione pubblica per creare una cultura ambientale, per rendere più vivibili le nostre città. Ottomila morti l’anno per polveri sottili in Italia, le famigerate PM10, sono inconcepibili. Nelle grandi città come Roma, Milano, Napoli, Firenze – conclude Pepe – le concentrazioni di PM10 sono spesso sopra la norma e a farne le spese è la salute dei cittadini”. L’Unione Radiotaxi d’Italia, dal canto suo, spinge per la diffusione massiccia di un servizio pubblico di taxi elettrici: “Già nel 2012 – ricorda il presidente Loreno Bittarelli – con il progetto ‘Via col Verde‘ abbiamo dimostrato la fattibilità concreta della mobilità elettrica nel servizio taxi. 3570 è stata la prima cooperativa Radiotaxi al mondo a produrre autonomamente energia verde per la ricarica dei taxi elettrici. Due vetture hanno percorso circa 60 mila chilometri evitando l’emissione di 3.5 chili di PM10 e 74 quintali di CO2. Le uniche criticità emerse sono dovute ai costi eccessivi degli autoveicoli e all’inadeguatezza e alla mancanza di colonnine sul territorio“. Coordinatore Prov.le Dott. Salvatore Braschi
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