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Inserita in Salute il 07/05/2013 da redazione

Dal bicarbonato alle erbe, circa 1000 italiani si affidano alle false cure

Dal
L´ultimo caso balzato alle cronache è quello di Luca, 27enne morto a Tirana dopo essersi sottoposto a una cura che doveva salvarlo da un tumore al cervello. Una cura a base di bicarbonato. Ma Luca non è purtroppo un caso isolato.

Cresce infatti in Italia il numero dei pazienti che, disperati, finiscono nella rete dei ´santoni’ della medicina che promettono cure miracolose contro il cancro. Si va dalle tisane al miscuglio di non meglio precisate erbe, dal bicabornato al metodo Di Bella, fino al veleno dello scorpione: terapie costose e molto spesso dannose, oltrechè inutili. 

«Si calcola - anche se è molto difficile fare stime precise - che circa 1.000 italiani si sono avvicinati a questi rimedi, prescritti da finti medici o ex professionisti radiati e senza scrupoli che fanno del denaro il loro unico credo. Insensibili alla condizione di disperazione che vivono i malati di tumore».

A scattare la fotografia del fenomeno dei nuovi stregoni e delle false terapie spacciate per miracolose è Salvo Di Grazia, ginecologo dell´azienda sanitaria di Pieve di Soligo (Treviso), che ha aperto un sito: "Medbunker, le scomode verità", dove, mostrando documenti e testimonianze, vengono di fatto smontate diverse cure alternative. Alcune molto bizzarre. E anche molto costose.

«In Italia non è mai stata fatta una stima in tal senso - spiega Di Grazia - anche perchè chi fa ricorso a questo tipo di medicine quasi sempre lo nasconde, anche per vergogna. Parliamo comunque di un mercato milionario.

Esistono due stime fatte all´estero: una in Australia dove si calcola un giro d´affari di 2,3 miliardi di dollari australiani l´anno e un´altra in Usa che stima un mercato legato a queste terapie vicino ai 34 miliardi di dollari l´anno» Il fenomeno negli ultimi anni è esploso. «Il boom - afferma Di Grazia - è proporzionalmente legato alla diffusione di Internet.

Sul web esistono siti dove vengono pubblicizzati questi rimedi anticancro miracolosi e forum dove centinaia di persone, quasi come fosse una setta, ne esaltano l´efficacia».

A fare da contraltare a questi siti web ci pensa Medbunker, diventato punto di riferimento di molti pazienti e familiari delusi che raccontano, pentiti, i loro viaggi, spesso all´estero, alla ricerca di queste cure.

«Sono tante, centinaia, le segnalazioni che ci arrivano», spiega l´esperto, che confessa di essersi avvicinato per caso a questo fenomeno.

«Tutto è iniziato quattro anni fa - racconta - quando, incuriosito da un video di una donna australiana che affermava di essere guarita da un tumore con la cura del bicarbonato, ho scoperto l´inganno che si nascondeva dietro quella testimonianza. Rivisto il filmato, frame per frame, ho infatti notato un referto dove veniva indicato chiaramente che la donna era stata operata con successo. Altro che bicarbonato».

Un´altra terapia anticancro molto discussa - «priva di riscontri scientifici», secondo Di Grazia - è la cura Di Bella, che prende il nome dal medico che l´ha ideata: Luigi Di Bella, morto nel 2003 alla soglia dei 91 anni. Il metodo alla fine degli anni ´90 fu oggetto di una grande attenzione da parte dei mass media italiani. Nel 1999 venne anche condotta dal ministero della Salute una sperimentazione che ne sancì di fatto la sostanziale inefficacia terapeutica.

«Eppure - sottolinea Di Grazia - ci sono ancora tanti italiani che si fanno prescrivere la cura dal figlio del professore, Giuseppe Di Bella, medico otorinolaringoiatra, che ha proseguito l´attività del padre Luigi anche con un sito web che ha molti sostenitori».

Famoso è poi il caso del Vidatox, il farmaco prodotto a Cuba, ricavato dal veleno dello scorpione azzurro. Un medicinale con proprietà antinfiammatorie molto pubblicizzato come antitumorale. Migliaia di italiani sono andati fino a l´Havana per procurarselo, malgrado non ci siano evidenze scientifiche che ne comprovino l´efficacia.

Commenti
09/05/2013 - il metodo Di Bella è stato riconosciuto valido per alcuni tipi di cancro. Per maggiori informazioni: http://www.news-24h.it/2012/09/umberto-veronesi-riconosce-il-metodo-di-bella-la-fine-del-boicottaggio/ (enzo russo)

 

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