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Inserita in Cronaca il 10/04/2014
da Michele Caltagirone
Come difendersi dai pericoli della Rete, lezione per i bambini al commissariato di Marsala
“Bambini, quando vi trovate in una situazione di difficoltà fidatevi di chi indossa la divisa blu! Il poliziotto è vostro amico”.Con queste parole il Commissario capo dott. Domenico Meola ha dato il via alla lezione sulla legalità, che si è tenuta ieri, presso il Commissariato di P.S. di Marsala, diretto dal Primo dirigente dott. Fausto Pillitteri. L’incontro, in particolare, è stato incentrato su tematiche molto attuali, quali: la tutela della privacy su internet e in particolare sui "social network", bullismo e cyberbullismo, pedofilia informatica. All’incontro hanno partecipato alcuni bambini, che frequentano le quarte classi delle sezioni A e B del 2° Circolo Didattico “Cavour” di Marsala, diretto dalla dirigente on.Eleonora Lo Curto. I bambini hanno aderito al laboratorio socio-ricreativo”Legalità e cittadinanza attiva”, promosso dall’associazione onlus “Domani Insieme”, presieduta da Giovanni Pellegrino, rientrante nel più ampio progetto triennale “La Girandola” del Distretto Socio Sanitario N.52 Marsala-Petrosino. Tutor del laboratorio sulla legalità, la vicaria del plesso scolastico di Via Verdi, dott.ssa Antonietta Di Girolamo, collaborata dai volontari dell’associazione onlus marsalese, Enza Tumbarello e dalla giornalista Paola Musumeci. Partendo dall’art.3 della Costituzione italiana e dalla Convenzione internazionale sui diritti dei bambini, il Commissario capo Meola, ha spiegato ai piccoli studenti quali comportamenti adottare per difendersi dai “bulli” sia in strada che in internet e quali accorgimenti adottare per una sicura e corretta “navigazione” in rete. Il consiglio principale che è stato dato ai bambini è stato quello di non iscriversi nei social network, n´ di utilizzare le varie “chat” senza la presenza di un adulto. Non divulgare in rete i propri dati e immagini personali prima di aver attivato i dispositivi di tutela della privacy e senza un antivirus. Qualsiasi contatto o immagine in rete, che turba la propria sensibilità o qualsiasi situazione anomala vissuta a scuola o in strada, che creano un forte malessere, deve essere portata a conoscenza di un adulto, genitore o insegnante, che avrà il compito di allertare le forze dell’ordine, nel caso in cui possa configurarsi un caso di bullismo o cyber bullismo o molestia a sfondo sessuale.
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