Inserita in Politica il 19/02/2014
da Michele Caltagirone
Un altro duro colpo per il Governo Crocetta. L´Ars cancella l´istituzione delle città metropolitane
Colpo di scena all’Assemblea regionale siciliana, dove con voto segreto è stato approvato un subemendamento della riforma delle Province che cancella l’istituzione delle città metropolitane. Il subemendamento presentato dall’opposizione è stato approvato con 40 voti, a maggioranza. Subito dopo l’approvazione si sono sentite grida di giubilo dai banchi dell’opposizione. “E questo è solo l’inizio”, ha detto il capo dell’opposizione Nello Musumeci. Inizia, così, tutta in salita per la maggioranza all’Assemblea regionale siciliana la strada della riforma delle Province. A partire dal voto segreto chiesto in aula. Così gli emendamenti soppressivi dell’articolo 1 della legge sull’abolizione delle Province non passano per soli sei voti. Un vero e proprio campanello d’allarme per la maggioranza. “A questo punto ognuno si assuma le proprie responsabilità: tutti i deputati, di opposizione e di maggioranza, abbiamo il coraggio delle loro scelte e rinuncino al voto segreto”. Lo ha detto Baldo Gucciardi, presidente del gruppo PD all’Ars, a proposito dell’esame in aula del ddl si riforma delle Province. “La riforma delle Province e l’istituzione delle Città Metropolitane è un tema centrale di questa legislatura, per l’ammodernamento della pubblica amministrazione e per lo sviluppo delle grandi aree urbane. Ognuno può pensarla come crede – prosegue Gucciardi – ma lo dica chiaro e tondo ai siciliani. Nascondersi dietro il pulsante del voto segreto quando si discute un disegno di legge come questo, delegittima il parlamento e non consente ai cittadini di giudicare ogni parlamentare per le sue idee e per le azioni politiche”. Ma ovviamente questo è un altro colpo duro da mandare giù per il Governo Crocetta, all´indirizzo del quale arriva anche una bordata da parte del sindaco di Palermo e presidente dell´Anci Sicilia, Leoluca Orlando. "Dopo aver approvato una legge finanziaria che non ha passato il vaglio del Commissario dello Stato - sottolinea - ed ha suscitato da un lato ilarità e dall´altro preoccupazione in tutta Italia, l´ARS cancella, fatto unico in Italia, le città metropolitane, non solo dimostrando di essere indietro nel tempo rispetto allo sviluppo istituzionale del paese, ma soprattutto tagliando fuori quasi tre milioni di siciliani dalle possibilità che questa nuova forma istituzionale offre in termini di rapporti privilegiati con gli investitori e per l´accesso ai fondi comunitari. Questa è una Regione che va commissariata al più presto per il bene dei siciliani".
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