Inserita in Un caffè con... il 16/08/2018
da Direttore
Il Servizio militare obbligatorio la c.d. leva era un grande momento di formazione e di crescita, era quel momento che sanciva la maturità "l´emancipazione" delle persone
Tanti parlano di tutto e di piu, quanti veramente sanno quello che dicono? In questi giorni e anche dopo una serie di spiacevoli episodi in Italia si assiste a un fiume di parole su tanti argomenti, ma ci si chiede, quanti veramente dietro a quelle parole che dicono sanno che cosa stanno parlando? oppure hanno consapevolezza e contezza vera! In particolare si assiste ad un sterile dibattito sulla revoca della sospensione della leva. Al di là del fatto che nella Costituzione è espressamente richiamato come valore e dovere di ogni cittadino difendere la repubblica, da un breve sondaggio, seppur circoscritto, è emerso, che sono contrari alla leva tutti coloro che il servizio militare non lo hanno fatto. Ci si chiede, ma loro che non lo l´hanno fatto, sanno di che cosa stanno parlando? oppure come tanti parlano solo per scienza "infusa"? Cioè per sentito dire da chi a sua volta ha sentito dire da chi ancora a sua volta non aveva fatto la leva.
Il Servizio militare obbligatorio la c.d. leva era un grande momento di formazione e di crescita, era quel momento che sanciva la maturità "l´emancipazione" delle persone.
Nelle tribù antiche con la maggiore età la famiglia organizzava una festa con la quale presentava alla comunità il l´uomo, dopo la festa la persona era considerata uomo, per usare le parole di oggi - capaci di intendere e di volere - . Ancora oggi, anche in Italia , col il compimento del 18esimo anno è consuetudine fare la festa, la c.d. festa dei 18 anni.
Il senso della feste non è quella di una sera in discoteca o di un party, ma era ed è quello di presentare alla comunità il ragazzo che ormai è maggiorenne, il ragazzo che ormai può contrarre obblighi e doveri nei confronti della comunità. Questo era ed è il senso della festa di 18 anni e non quella di una serata di un party o di una semplice bevuta tra amici. No, era la presentazione alla comunità di un nuovo soggetto giuridico capace di intendere e di volere e quindi anche di contrarre obblighi e doveri.
La leva obbligatoria era quel momento in cui un ragazzo veniva "staccato" dalla famiglia, perhè ormai maggiorenne, ed insieme ad altri ragazzi "maggiorenni" si forma. Certo, in un paese di mammoni dove i ragazzi a 30 anni aspettano ancora la mamma che gli porta il caffe a letto la mattina, la leva è un problema.
Chi scrivi ha consapevolezza di cosa parla e di militare ne ha fatto 4 anni e lo rifarebbe, non è stata una perdita di tempo, ma è stato un grande momento di formazione culturale e morale.
La formazione ricevuta ha cambiato il modo di essere e di fare, ha cambiato completamente l´atteggiamento nei confronti della famiglia e della comunità. E´ stato un momento di assunzione di responsabilità "vera".
Il destino non sarebbe stato quello che è stato, tutto ciò lo si deve allo Stato ed alla leva, agli ufficiali ai commilitoni a quei tanti ragazzi, lontano dalle famiglie, che se pure qualche volta si sono verificati momenti di tensione, alla fine siamo stati fortunati abbiamo fatto un´esperienza unica e meravigliosa, conosciuti ragazzi di altri paesi, di altre regioni visto altri paesi ecc., ma soprattutto è servita a forgiare un carattere ed a formare l´uomo. Grazie Stato, Grazie Repubblica Italiana per quello che, con il servizio militare. ci hai donato.
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