Inserita in Salute il 31/07/2018
da Direttore
Vela, windsurf, attività stimolanti che fanno bene. Sclerosi Multipla e sport all’aria aperta
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Lo evidenzia un´iniziativa dei ricercatori di FISM e dell´Università degli Studi di Genova
Se hai la sclerosi multipla, sport impegnativi come la vela, l´arrampicata o il windsurf fanno per te. Un´iniziativa promossa dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM) e dall´Università degli Studi di Genova ha evidenziato come sport complessi e faticosi possano avere un effetto positivo, stimolando chi li pratica, sia da un punto di vista fisico, sia emotivo.
L´evento "MS and sport activity: wind of change" – si è proposto proprio di affiancare allo stimolo fisico degli sport acquatici anche quello emozionale e psicologico che proviene dal contatto col mare e dalle attività legate a questo contesto, e in particolare dalla navigazione a vela.
Come in altre patologie neurologiche, anche nella sclerosi multipla i sintomi di natura sensoriale e motoria, quali le alterazioni posturali, i disturbi della coordinazione e la fatica, sono spesso accompagnati da difficoltà di natura cognitiva e psicologica. Questi aspetti influiscono in misura considerevole sulla qualità della vita di ogni persona, tanto da ridurre l´effetto benefico di un trattamento riabilitativo.
Wind of change si è svolto all´isola d´Elba, ha avuto una durata di cinque giorni, dall´11 al 15 maggio, ha previsto l´introduzione alla pratica della vela su barche piccole, catamarani, un piccolo cabinato, SUP (Stand Up Paddle Surf) e persino il windsurf a persone con SM con bassa disabilità. Ha consentito di mettere alla prova aspetti connessi all´attività fisica, come esercizi di forza e precisione con gli arti superiori ed inferiori, la capacità di coordinazione motoria ed il mantenimento della postura in condizioni dinamiche; tutto ciò in situazioni in cui è anche necessario un alto livello di attenzione.
All´evento hanno partecipato 17 persone con SM. I partecipanti sono stati sottoposti a valutazioni cliniche da parte di personale specializzato in sclerosi multipla, sia all´inizio che al termine della cinque giorni, dati concernenti le loro abilità sensorimotorie e cognitive e l´effetto di questa esperienza sulla motivazione nello svolgere attività fisica nella vita di tutti i giorni.
Ed eccoli i dati di conferma: i partecipanti sono migliorati dopo l´evento di circa il 10% sia in test che valutano la resistenza durante il cammino che in quelli relativi all´abilità nel compiere gesti di motilità fine delle mani, senza riscontrare un aumento della fatica.
Aggiungiamo poi una nota che può e forse deve far riflettere: alcuni dei partecipanti all´evento hanno ripreso attività sportive abbandonate in passato, altri hanno iniziato a praticare gli sport nautici proposti duranti Wind of change e buona parte di loro hanno deciso di fare le proprie ferie scegliendo mete dove è possibile praticare sport.
E´ di fondamentale importanza ricordare che tutte queste attività vanno svolte con un personale qualificato, che conosca i fondamenti degli sport proposti e quelli della malattia, in modo da proporre queste attività con le modalità adeguate ad ogni persona con sclerosi multipla. Per questo, AISM e FISM in collaborazione con i Corsi di Studio in Scienze Motorie dell´Università degli Studi di Genova, vorrebbero in futuro formare laureati in Scienze Motorie che abbiano questo profilo, per poter offrire ad ogni persona con sclerosi multipla l´attività sportiva più adatta alle proprie potenzialità.
Cosa è MS and sport activity: wind of change.
Wind of change nasce da una collaborazione tra i Corsi di Studio in Scienze Motorie dell´Università degli Studi di Genova e la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla.
Recentemente molti lavori scientifici hanno dimostrato l´importanza che attività motorie e sportive svolte in modo costante hanno nell´alleviare in modo significativo i sintomi della patologia e nel migliorarne la gestione stimolando la neuroprotezione e la genesi di nuove vie e reti neurali.
Le attività più importanti svolte in questo ambito si riferiscono a progetti nati dalle collaborazioni tra alcune università del nord Europa e le associazioni di pazienti di tali paesi. Un esempio è rappresentato dall´esperienza portata avanti dal Prof. Peter Feys dell´Università di Hasselt, (Belgio, 2015) dal titolo: "A Journey Hiking Through the Desert: A Thematic Analysis of Bodily Awareness and Identity in Patients with Multiple Sclerosis". Il progetto è nato grazie ad una stretta collaborazione tra l´Università di Hasselt, l´associazione ´Move to sport´ e la ´MS Society of Flanders´ con lo scopo di promuovere l´attività fisica nella sclerosi multipla e dimostrarne la fattibilità anche in contesti estremi. In particolare ha previsto un´escursione di 16 giorni lungo il deserto della Giordania; accanto alla rilevazione degli effetti del viaggio sui partecipanti e i cambiamenti sulle loro abitudini quotidiane, il progetto prevedeva anche una divulgazione dell´evento su canali nazionali e internazionali con lo scopo di dimostrare che la patologia può non impedire la partecipazione sociale e l´adesione ad esperienze anche molto impegnative dal punto di vista psicofisico.
"MS and sport activity: wind of change" ha avuto una durata di cinque giorni e ha previsto l´introduzione alla pratica della vela su barche piccole (ad es. Trident , Laser, Rs Vision e Qba, Laser Pico), catamarani (Hobie Dragoon e Hobie cat ´16), piccolo cabinato e windsurf. Focus del progetto erano sia gli aspetti di interazione e collaborazione interpersonali, come quelli che si instaurano tra timoniere e prodiere con l´obiettivo di condurre al meglio l´imbarcazione, sia di contatto con l´ambiente, dove l´aspetto fisico ed emozionale dell´andare per mare si amplifica stimolando sicurezza e autostima. Infine, tra gli obiettivi principali vi era lo studio degli aspetti connessi all´attività fisica, legati agli esercizi di forza e precisione con gli arti superiori ed inferiori, di coordinazione motoria e di mantenimento della postura in condizioni dinamiche richiesti dalla pratica della vela. Inoltre, grazie a situazioni di necessità quali il cambiamento della direzione del vento o del moto ondoso, vengono stimolati anche processi cognitivi quali attenzione, "problem solving" e "decision making". Tutto questo in condizioni ecologiche e di assoluta sicurezza.
L´attività si è svolta presso il Centro Velico Naregno dell´Isola d´Elba, scuola di vela dal 1990, affiliata alla UISP e alla Federazione Italiana Vela (FIV).
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