Inserita in Politica il 14/02/2017
da Direttore
Lettera aperta ai disoccupati di Ciro Sinatra, presidente di Univendita «Nella vendita diretta c’è sempre un’opportunità. Per tutti»
Cara disoccupata, caro disoccupato, dopo aver letto, ancora una volta, notizie negative sul lavoro in Italia, tra numeri in picchiata, previsioni al ribasso e, soprattutto, storie drammatiche che coinvolgono tanti italiani, ho deciso di prendere carta e penna e scriverti. Perché una scelta e un’opportunità ci sono sempre. Io lo so. Immagino come ti senti. Che tu sia in cerca di prima occupazione o di un rientro nel mondo del lavoro, la mancanza di occupazione ti fa perdere a poco a poco la speranza che il nostro Paese, in crisi su più fronti, possa dare una risposta a uno dei bisogni più importanti dei suoi cittadini. Ma un’opportunità c’è sempre. Io lo so. Ti voglio parlare di un settore che magari non conosci ma che in Italia, in questi anni difficili, si è dimostrato in controtendenza, crescendo e generando occupazione. Quello della vendita diretta a domicilio. Lo sapevi? Le aziende che fanno parte della mia associazione, Univendita, contano oltre 128mila veditori. E nella nostra ultima rilevazione del terzo trimestre 2016, sono cresciuti del 4,2% rispetto all’anno prima. Vuol dire oltre 5mila persone che, in un anno, hanno lasciato l’inferno della disoccupazione e si stanno costruendo il proprio futuro lavorando. E per il 2017 le nostre aziende offrono 15.600 posizioni di lavoro. Non voglio mentirti: l’opportunità c’è, ma serve la tua voglia di fare, di metterti in gioco, di decidere di intraprendere una strada diversa, magari, rispetto a quella che avevi sognato o per la quale hai studiato. Quella che offro è un’opportunità che non mente mai: perché nel nostro settore vale una sola parola, meritocrazia. Perché il guadagno, provenendo dalle provvigioni sulle vendite effettuate, è frutto diretto del proprio impegno. Lo so, sono molte le obiezioni e le resistenze che si oppongono all’idea di cominciare una carriera come venditore. Ma non farti fermare dai pregiudizi e continua a leggermi, capirai perché ti ripeto che un’opportunità c’è sempre. Io lo so. “È un lavoro vecchio”. Le nostre aziende, che spesso sono storiche, sono solide e in crescita. Perché sono al passo con i tempi e forniscono ai propri venditori i prodotti migliori e gli strumenti più innovativi per arrivare al mercato. “Non è un lavoro per la vita”. Questo dipende da ciascuno. C’è chi vede la vendita diretta come un banco di prova e poi passa ad altro. Ma moltissime persone si costruiscono da noi la carriera della vita. “Non è un lavoro, è l’ultima spiaggia per chi non ha altro”. Nulla di più falso. I nostri 128 mila venditori sono 128 mila storie di successo personale, di famiglie che crescono e prosperano, di figli mantenuti agli studi e di grande orgoglio per la professione che svolgono. Se vuoi conoscerne qualcuna, cerca “Storie di vendita vissuta” su Facebook. “Non ne sarei mai capace”: non è così. Vendere è una cosa che si impara. Le nostre aziende formano con attenzione i propri collaboratori, partendo da zero e poi offrendo aggiornamento anno dopo anno. “Sono troppo giovane e inesperto” o “Sono troppo vecchio e vengo da altri settori”. Niente di tutto ciò è un ostacolo: nelle nostre aziende hanno successo sia giovani al primo approccio con il mondo del lavoro, sia over 50 che per decenni hanno fatto tutt’altro. Ciò che conta sono l’impegno, la voglia di fare e la perseveranza. “Ho paura dei no”. Questo è comprensibile, a tutti i nostri venditori capitano. Ma imparano che dietro ogni “no” può esserci un “sì”. “Non è il posto fisso”. E questo è verissimo. Ma questa è un’enorme opportunità.Noi non offriamo un posto fisso, ma un lavoro fisso sì. Dipende da te: hai l’occasione di metterti alla prova in una nuova attività, ma senza rischi, perché nessuna azienda di Univendita ti chiederà una quota di ammissione, o di iscrizione, per farti lavorare. Se hai appena finito gli studi e tutti ti offrono solo stage pagati poco o nulla. Se hai trent’anni e ai colloqui ti senti dire solo “no”. Se di anni ne hai 50, la crisi ti ha lasciato a piedi e pensi di non poter ricominciare. Se hai impegni familiari gravosi ma non trovi un lavoro abbastanza flessibile. Io ti dico: non scoraggiarti. Un’opportunità da noi c’è sempre e per tutti. Coglila: le nostre porte sono aperte.
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