Inserita in Salute il 30/11/2015
da Giusy Modica
LA VIOLENZA PSICOLOGICA SULLE DONNE
La violenza sulle donne si consuma ogni giorno. I dati Istat sono agghiaccianti: quasi 7 milioni di donne hanno subito qualche forma di abuso nel corso della propria vita. Il fenomeno ha assunto proporzioni così allarmanti da richiedere di essere posto tra le priorità delle agende politiche delle nazioni. La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre, ha voluto sottolineare, ancora una volta, la portata patologica di questo problema e le terribili conseguenze per la salute e il benessere individuali, così come per lo sviluppo sociale ed economico. Quando si parla di violenza spesso tendiamo immediatamente a pensare a percosse e ad aggressioni fisiche. La violenza, in realtà, può avere molte altre forme. Generalmente non esiste violenza fisica che non sia stata preceduta da forme di violenza psicologica. Quest’ultima spesso viene sottovalutata, anche dalle vittime stesse, che non la riconoscono come abuso; l’argomento in realtà merita molta più attenzione. La violenza psicologica rappresenta la forma più sottile ed insidiosa di maltrattamento, perché non ha effetti eclatanti, visibili o documentabili scientificamente nell´immediato. Essa si articola intorno a particolari comportamenti e/o atteggiamenti che si ripetono e si rafforzano nel tempo e che sono volti direttamente a denigrare l’altra persona e il suo modo di essere. Molte volte, nell´ambito della violenza domestica, il controllo sulla donna è mantenuto grazie anche al suo progressivo isolamento: le viene impedito di lavorare o di accedere alle finanze personali/comuni, di avere una vita sociale, di vedere gli amici, di mantenere rapporti con quest’ultimi e con la famiglia, con il solo scopo di renderla completamente dipendente dal compagno, così che non sfugga al suo controllo. Ma una personalità ben definita, mi chiedo, può lasciarsi sopraffare a tal punto? Una donna capace, motivata, sicura di se può davvero annullarsi e subire soltanto? Siamo ben lontani dai tempi in cui la donna si limitava a far da “schiava” al proprio marito senza opposizione alcuna, eppure, ancora oggi, non tutti i rapporti coniugali segnano marcatamente il distacco necessario da quella condizione inverosimile. La definizione perfetta di coppia, a mio parere, è quella espressa in termini fisici: per coppia si intende un sistema di due vettori paralleli di uguale intensità e verso opposto. L’uomo e la donna, in quanto coppia, assumono la medesima posizione, assumono il medesimo valore, differiscono soltanto nel sesso. Non è una coppia quella che impone classi e ruoli, non vi è coppia dove primeggia qualcuno. Il raggio d’azione, per un intervento mirato ed efficace, va allargato; curare l’autostima è il primo passo fondamentale; quell´uomo, che di per se si distingue per la sua prepotenza ed irruenza, se tutti i giorni si troverà ad avere a che fare con una donna arrendevole e poco decisa, prenderà sempre più il controllo di tutto fino a perderlo. È chiaro che questa non è una questione unilaterale, perché evidentemente, l’uomo che agisce malamente nei confronti della propria donna ha delle insicurezze e dei fallimenti di fondo che sono propri. Il concetto che riguarda l’emancipazione della donna è un concetto che abbraccia TUTTE le donne, pertanto ciascuna ha il diritto di far valere la propria persona, di esprimersi liberamente, di contribuire a qualsiasi decisione. Raramente sentiamo pronunciare il termine “gaslighting”, ma il fenomeno che esso racchiude nella pienezza del suo significato, purtroppo, è invece assai noto. Il “gaslighting” è un comportamento altamente manipolatorio messo in atto da una persona abusante, cosicché la sua vittima arrivi a dubitare della propria sanità mentale, della propria capacità di giudizio, a mettere in discussione le proprie percezioni e valutazioni, a sentirsi dipendente e confusa, fino a convincersi di esser pazza o di stare per diventarlo. Talvolta chi si ritrova a subire e tacere non è soltanto una donna che ha paura, ma è anche una donna che non ha la piena consapevolezza. Non vi sono dati oggettivi che provano la realtà di ciò che la vittima subisce, e neppure dei limiti ben definiti che segnano i confini tra un rapporto sano e un rapporto malato; per questo sono necessarie ed indispensabili iniziative di sensibilizzazione e formazione rispetto questo tema così importante e sottovalutato, sia in un’ottica di intervento, che in un’ottica preventiva. Dal 2006 il Dipartimento per le Pari Opportunità ha sviluppato, mediante l’attivazione del numero di pubblica utilità (1522), un´ampia azione di sistema per l´emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne. Nato e pensato come servizio pubblico nell´intento esclusivo di fornire ascolto e sostegno alle donne vittime di violenza. Il numero è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell´anno ed è accessibile dall´intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un´accoglienza disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. Le operatrici telefoniche dedicate al servizio forniscono una prima risposta ai bisogni delle vittime di violenza di genere e stalking, offrendo informazioni utili e un orientamento verso i servizi socio-sanitari pubblici e privati presenti sul territorio nazionale. Lo stile relazionale e comunicativo intrattenuto con le vittime che si rivolgono al 1522 rientra sempre in un quadro di accoglienza partecipata e competente. Il servizio mediante l´approccio telefonico sostiene l´emersione della domanda di aiuto, consentendo un avvicinamento graduale ai servizi da parte delle vittime con l´assoluta garanzia dell´anonimato. I centri antiviolenza aderenti alla Rete Nazionale Antiviolenza 1522 e alla Associazione nazionale Dire (Donne In Rete contro la violenza) di Palermo sono: Cooperativa Arcadia Via Volturno 106 – 90100 – Palermo (PA) Tel: 091/6124207 Email: serenascaffidi@libero.it Posti letto 14
Le Onde Onlus Via XX Settembre 57 – 90141 – Palermo (PA) Tel: 091/327973 Web: www.leonde.org Email: leonde@tin.it Posti letto 16
Palermo 30 Novembre 2015
Giusy Modica Consulente per la salute con lo sport presso l´Associazione Anas zonale Oreto. Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.
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