Inserita in Sport il 23/11/2015
da Gabriele Li Mandri
JUVENTUS-MILAN 1-0: BIANCONERI DI MISURA NELLA PARTITA PIU´ BRUTTA DEL SECOLO
L´anticipo della 13esima giornata di Serie A prometteva scintille, e scintille sono state. Quelle prodotte dai tacchetti di 22 giocatori incapaci di giocare a pallone, e di rendere giustizia ad una partita che anni fa prometteva sempre gol e spettacolo. Juventus-Milan, oggi, è la fiera dell´anticalcio. E purtroppo non si tratta di una semplice opinione.
E dire che il pomeriggio, per gli amanti delle squadre blasonate, era partito con uno spettacolare 0-4 nel "clasico", con un Barcellona sugli scudi. Inutile dire che da Juventus e Milan non ci si aspettava certo qualcosa di vicino all´organizzazione dei blaugrana, ma quanto meno del semplice calcio. Ed invece è stato un noiosissimo disastro sportivo, con due squadre tremanti per la paura di non si sa cosa (difficile fare peggio di quanto stanno già facendo), stralunate nel vedere quello sconosciuto animale di cuoio rotolargli accanto. Manco fossero dei gatti alle prese con dei cetrioli.
Alla fine l´ha spuntata, e giustamente, la Juventus. L´unica ad aver tirato in porta, e ad essersi avvicinata all´area di rigore avversaria, anche se come non è dato saperlo. E dire che il Milan era pure partito bene: 10 minuti in cui sembrava che, dopo 5 anni, potesse addirittura violare lo Stadium. Il solito fuoco di paglia, spentosi sull´occasione divorata da Cerci di testa. Poi è stato il solito Milan: chiuso a riccio, senza centrocampo, con l´unica punta immobile a contarsi le dita dei piedi. E le ali isolate contro tutti, a predicare nel deserto e a provare improbabili cavalcate che manco Maradona. Ed è lì che la Juventus è stata intelligente: non giocare a calcio, ed aspettare che il Milan si rifugiasse nel suo consueto autolesionismo, è stata la mossa che ha deciso il risultato.
Così, dopo 70 minuti di vuoto cosmico, di aperture rugbistiche e di passaggi suicidi, è bastata l´unica azione di calcio ad indirizzare la partita: palleggio e pallonetto volante di Pogba, assist in corsa di Alex Sandro, stop di petto e volée vincente di Dybala. Col sedicenne Donnarumma a guardare immobile tre quarti della rosa milanista, panchina e tribuna compresa. 10 secondi molto, molto emozionanti. Poi solo il gol divorato da Mandzukic ed il tentativo disperato di Cerci al 90esimo (unico tiro in porta rossonero).
La Juve vince e supera il Milan portandosi a 21 punti, 1 in più dei rossoneri e 6 in meno delle pretendenti allo scudetto, in attesa di giocare domani. Sembra paradossale, ma i giochi per la Champions sono ancora tutti da decidere.
(Foto: Sky Sport)
Gabriele Li Mandri
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