Inserita in Sport il 02/11/2015
da Gabriele Li Mandri
LAZIO-MILAN 1-3: I ROSSONERI VINCONO IL DERBY
Vantaggio di Bertolacci, palo di Cerci, raddoppio di Mexes e punto del 3-1 di Carlos Bacca. Per la Lazio è stato come perdere un derby. Fra ex-giallorossi (Mexes), giocatori nati nel vivaio romanista (Bertolacci, Romagnoli, Cerci) e obiettivi di mercato sfiorati fino all´ultimo da Sabatini (Bacca), oggi il Milan può tranquillamente dire di aver fatto sorridere più di un tifoso romanista: e non era facile, visto lo scivolone dei giallorossi dal 1 al 3 posto.
Eppure una buona metà di Roma, durante Lazio-Milan, s´è scoperta simpatizzante rossonera. Più per i tanti ex in campo, che per sentimenti (mai) vicini ai rossoneri. Ma di questi tempi va bene tutto, anche perché il campo, almeno stavolta, li ha visti soccombere. Chi non ha calato la testa, invece, è stato proprio il Milan: una prestazione compatta, un 11 roccioso, un gioco quasi divertente ed una vittoria finalmente convincente. La Lazio, tra l´altro sempre vittoriosa in casa, ha visto crollare la sua unica certezza: le mura amiche. Per il resto s´è confermata la solita Lazio 2015-2016: titubante, indecisa, in confusione.
Mai come adesso il tifoso rossonero è fiero di essere tale: Mihajlovic ha mandato in campo una squadra composta finalmente da giocatori veri. Merito di un 433 che in fase di ripiegamento e di pressing diventa un granitico 451, con gli esterni (Bonaventura e Cerci) sempre pronti al sacrificio. Grazie anche ad un Bacca che non sarà il nuovo Van Basten, ma che una palla riceve, ed una palla butta dentro. E grazie anche a Donnarumma, un colossale portiere 16enne che ha rappresentato un messaggio dell´allenatore a tutti i calciatori in rosa: l´età, ed il curriculum, non contano nulla. Il Milan adesso guarda la classifica e può cominciare a sorridere: il Napoli è distante solo 3 punti, la zona Champions 4, lo scudetto 5. Il campionato, per i rossoneri, comincia oggi.
Quello della Lazio, invece, non è ancora cominciato. Pioli non è riuscito a schierare l´11 titolare neanche una volta: prima l´infortunio di Klose e Candreva, poi Djordjevic e Biglia, poi Parolo, e sicuramente ne stiamo dimenticando qualcuno. D´altronde, quando una stagione si comincia perdendo un preliminare di Champions conquistato col sudore della fronte, non ci si può aspettare che il campionato sia tutto rose e fiori. Quindi ci sta perdere un derby, anche se l´avversario veste rossonero (anzi, verde-oro). Il problema sarà cercare di non perderne due di fila: la settimana prossima, infatti, c´è la Roma. Quella vera.
(Foto: Bartoletti)
Gabriele Li Mandri
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