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Inserita in Politica il 03/02/2015 da REDAZIONE REGIONALE

ERICE - REGIMENTAZIONE ACQUE SUPERFICIALI SUOLI PUBBLICI E PRIVATI

ERICE

Il Sindaco
PREMESSO:
- Che con nota della stazione Carabinieri di Fulgatore del 11.03.2014 prot. 20/6 pervenuta in data 12.03.2014 prot. 9783 il comandante della Stazione invitava i Sindaci di trapani e di Erice a monitorare le problematiche riscontrate durante il nubifragio che si è abbattuto nelle frazioni di Fulgatore e Ballata nella giornata del 10.03.2014, riguardanti gli allagamenti e/o mancato deflusso delle acque piovane lungo le strade e nei canali adiacenti, al fine di evitare pericolo per la pubblica e privata incolumità. Nelle predetta nota, il Comandate della stazione Carabinieri, consigliava di intimare ai proprietari e/o possessori dei terreni adiacenti i cigli stradali di provvedere alla manutenzione e/o escuzione di interventi al fine di evitare disaggi aòòe autovetture e alla cittadinanza delle frazioni citate; (All.a),
- che con nota prefettizia del 21.05.2012 prot. 13254/1586/12 avente per oggetto: ripristino funzionalità idraulica dei fiumi, torrenti, canali; gli Enti interessati nonché i Sindaci della Provincia di Trapani venivano richiamati sulla necessità di adottare, ciascuno per quanto di propria competenza, ogni provvedimento ritenuto utile e urgente a scongiurare ogni pericolo per la pubblica e privata incolumità;
- che con nota del 20.11.08 prot. N. 55760 emessa dall’Assessore alla Presidenza e alla Protezione Civile della Regione Siciliana intesa a fornire, anche a seguito degli Indirizzi Operativi emanati dal Presidente del Consiglio dei Ministri in data 27.10.08, prot. Cd 255/2008, raccomandazioni ed indicazioni operative di protezione civile per la prevenzione, la mitigazione ed il contrasto delle situazioni di rischio idrogeologico ed idraulico che caratterizzano il territorio regionale, lo stesso ha invitato tutte le Amministrazioni e gli Enti cui la presente era rivolta a volersi attivare, con la massima sollecitudine e ciascuna per le proprie competenze, per realizzare tutte quelle azioni di prevenzione, contrasto e mitigazione dei rischi connessi a fenomeni di natura meteo climatica, idraulica e idrogeologica.
- che, in particolare, con la predetta nota i Sindaci, quali responsabili locali di protezione civile ai sensi dell’art. 15, c. 3, della l. n. 225/92, e dell’art. 108, c. c), del D.Lvo n. 112/98, in sinergia con i Servizi provinciali del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, gli Uffici del Genio Civile, le Amministrazioni provinciali, l’Agenzia delle Acque, gli Ispettorati Forestali, ANAS e RFI, i Consorzi di bonifica e con le altre Amministrazioni e gli altri Enti cui compete la manutenzione delle opere idrauliche e delle strade, sono tenuti ad attivarsi per:
A) In fase di quiete, per l’esecuzione degli interventi di competenza di manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere idrauliche e corsi d’acqua finalizzati alla facilitazione del deflusso delle acque superficiali, specie quelle di prima pioggia e quelle relative a fenomeni di piogge intense e prolungate (pulizia di caditoie, canali e condotte di acque bianche, rimozione dei rifiuti e della vegetazione infestante che limitano la funzionalità dei corsi d’acqua in particolar modo in corrispondenza di strutture di attraversamento, ecc), nonché la realizzazione degli ulteriori interventi da porre in essere per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità;
B) In caso di particolare complessità e/o di impossibilità per carenze economiche, la necessità degli interventi dovrà essere comunicata alle strutture sovra comunali della Provincia, del Genio Civile, dei Servizi provinciali del Dipartimento della Protezione Civile, dei Consorzi di Bonifica, etc..
- che con nota del 28.02.2013 prot. 14367 del Dipartimento Regionale Protezione Civile avente per oggetto “Disposizione generali per la prevenzione del rischio idrogeologico” si rinnovava l’invito ai Sindaci della Regione Sicilia ad attuare gli interventi, nel potere delle Amministrazioni, utili alla mitigazione delle situazioni di rischio idrogeologico e idraulico, esistenti sul territorio;
- che il territorio del Comune di Erice è interessato da fenomeni di allagamenti, smottamenti e frane di terreni collinari, con grave pregiudizio per la viabilità e per la sicurezza di persone e cose;
- che la causa principale va individuata nella mancata regimentazione delle acque superficiali la cui problematica si accentua a seguito dell’abbandono del territorio da parte dell’uomo e della scarsa attenzione dedicata alla specifica questione dalle Pubbliche Amministrazioni gestori delle strade;
- che l’anomalo comportamento pluviometrico che si allontana sempre più dalla tipicità mediterranea per caratterizzarsi ai climi tropicali, determina, nei casi di piogge intense e prolungate, l’innesco di fenomeni erosivi che in tempi brevi evolvono in frane con possibili colate detritiche, mettendo a rischio la pubblica incolumità;
ACCERTATO:
- che la carente tenuta dei fondi rustici e di quelli limitrofi alle vie principali e vicinali, le cui acque superficiali, non adeguatamente regimentate e convogliate, in occasione delle piogge, defluiscono sulle strade, trasportando vegetazione e detriti, intasando le vie di deflusso delle acque e provocando situazioni di pericolo per la circolazione stradale o comunque provocando fenomeni di scivolamento e/o smottamenti di terreno, nonche´, determinando costi non indifferenti a carico della pubblica collettivita´ per le conseguenti e necessarie opere di messa in sicurezza e ripristino dei luoghi;
- che pertanto occorre adoperarsi e vigilare per favorire il naturale deflusso delle acque in relazione al verificarsi di abbondanti precipitazioni meteoriche;
- che si riscontrano, in alcuni fondi privati del Comune di Erice, l´esecuzione di lavori, sia di costruzione e/o di recinzione con muri di contenimento e sia di sistemazioni di aree scoperte, con pavimentazioni di ogni genere, che conseguentemente, oltre a pregiudicare il naturale deflusso delle acque meteoriche nei rispettivi fondi, possono causare situazioni di pericolo, amplificate, per l´appunto, da tale tipologia d´interventi ;
CONSIDERATA
-altresì l’elevata vulnerabilità del territorio e i rischi diretti ed indiretti derivanti dalle forti precipitazioni atmosferiche e dalla mancata manutenzione (in misura rilevante da parte di privati e/o conduttori di fondi agicoli e non), e/o abbandono di argini, griglie e di ogni altra opera idraulica;
VISTI gli artt. 32 e 33 del Nuovo Codice della Strada , D.Lgs. 30/04/1992 n. 285 e successive modifiche ed integrazioni inerenti la condotta delle acque in corsi d’acqua prossimi a sedi stradali e la corretta manutenzione di canali artificiali e dei manufatti esistenti al di sopra di essi;
VISTI gli artt. 913, 915, 916, 917, 1090 e 1091 del Codice Civile relativi allo scolo delle acque alla riparazione di sponde ed argini, alla rimozione degli ingombri in fossi, colatoi e altri alvei e alle spese per la riparazione, costruzione o rimozione degli argini, nonché alla manutenzione dei canali;
RITENUTO doversi provvedere in merito alla tutela della pubblica e privata incolumità;
TENUTO CONTO CHE lo stato di fatto si configura come causa di giustificazione per la deroga alle norme vigenti in materia anche sotto l’aspetto sanzionatorio;
VISTO la L. 267/2000 ed in particolare l’ art. 54 e l’ art 7 bis;
VISTO l’Ordinamento degli EE. LL. vigento in Sicilia;
VISTO l’art. 650 del Codice Penale;

O R D I N A

1) AI PROPRIETARI di immobili e terreni, in posizione limitrofa e non, alle vie ad uso pubblico, principali e vicinali, di porre in essere tutti gli accorgimenti tecnici ed operativi, per la regimentazione ed il convogliamento delle acque meteoriche, la rimozione dei detriti terrosi, dei residui della lavorazione agricola e della vegetazione e precisamente:
a) per quanto concerne i fondi rustici è necessario che gli stessi siano dotati di “canali o scoli” con pendenze interne tali da consentire il convogliamento e lo smaltimento nei fondi stessi delle prime acque meteoriche;
b) per quanto concerne le aree di pertinenza dei fabbricati, è necessaria la raccolta delle acque meteoriche in pozzetti e canalizzazioni, capaci di assicurare un normale deflusso delle stesse. Le stesse aree di pertinenza devono essere mantenute in condizione di pulizia e “idonee all’uso”;
c) per quanto concerne i fondi limitrofi o frontisti a strade ad uso pubblico, è necessario evitare il fenomeno di invasione dei cigli stradali, marciapiedi e delle sedi stradali da parte di arbusti e vegetazione varia nonché terra e detriti, che costituiscono occasione di pericolo per autoveicoli e pedoni;

ORDINA ALTRESI’

2) A tutti gli agricoltori, coltivatori diretti, affittuari, mezzadri, possessori, ecc. dei fondi in Erice, a tutti i proprietari, Enti pubblici e privati, possessori, gestori, regolatori, utenze, ed agli utenti titolari dei diritti d’acqua di fiumi, canali di irrigazione, canali adduttori, canali scolmatori ed altri corsi d’acqua che attraversano il territorio comunale di Erice, ciascuno per le rispettive competenze di provvedere:
a) all’effettuazione, con mezzo idoneo, di un intervento di asportazione, dai corsi d’acqua o dalle opere idrauliche, di tutto il materiale depositato dalle acque di piena (vegetali, terra, fango, sabbia e ghiaia) collocando lo stesso sugli argini;
b) ogni qualvolta sia necessario, alla rimozione dall’alveo del corso d’acqua di ogni ostacolo che impedisca il normale deflusso delle acque o che possa modificarne il livello;
c) ogni qualvolta sia necessario, al mantenimento delle sponde dei fossi in modo da impedire fenomeni di franamento del terreno;
d) ogni qualvolta sia necessario, alla manutenzione periodica di pulizia delle ripe, rive, alvei da erbe infestanti, rovi e rifiuti nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela del paesaggio, della fauna e dell’ambiente.
e) ogni qualvolta debbono effettuarsi coltivazioni dei propri terreni, le arature dovranno essere effettuate in maniera da mantenere una fascia di rispetto larga almeno 3,00 per tutta la lunghezza della strada evitando il relativo dissodarsi zappandolo ed in altro modo ed inoltre le arature dei terreni dovrà effettuarsi rovesciando le zolle verso monte, parallelamente alla sede stradale adiacente separandola dalla predetta fascia.
Inoltre tutti i soggetti di cui al punto 2) del presente provvedimento, gravati naturalmente da servitù di scolo, debbono realizzare lungo i muri preesistenti o comunque eseguiti –prospettanti a spazi ed a aree pubbliche - idonee feritoie che garantiscano il naturale scolo delle acque meteoriche.
AVVERTE

Tutti i rifiuti vegetali e non vegetali derivanti dai lavori di pulizia dei corsi d’acqua dovranno essere smaltiti e/o recuperati secondo quanto previsto dal D. Lgs. 152/2006.
E’ assolutamente vietato:
-procedere alla pulizia dei fossi attraverso l’incendio della vegetazione e l’uso di diserbanti e dissecanti (non autorizzati);
-rimuovere le ceppaie degli alberi che sostengono le sponde del corso d’acqua.

AVVERTE ALTRESI’

ove detti lavori non vengano eseguiti entro il termine indicato nell’eventuale diffida adottata a seguito di accertamento, il Comune provvederà all’esecuzione d’ufficio di dette opere a mezzo di ditta privata, con rivalsa di tutte le spese sostenute ed oneri relativi a carico degli obbligati.
Le violazioni alla presente Ordinanza di seguito indicate, fatte salve quelle previste e punite dal Nuovo Codice della Strada, D.Lgs. 30/04/1992 n. 285 e s. m. e i., dal D.Lgs n. 152/06 e s. m. e i. e da altre normative speciali in materia, sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria da €.25,00 a €.500,00 ai sensi dell’art. 7 bis del Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e s.m. e i. e comunque nel rispetto di quanto descritto nella Deliberazione di G.M. n.82 del 16.06.20109.
Per il procedimento sanzionatorio si applicano le disposizioni della Legge 24.11.1981, n. 689.
In caso di inottemperanza e/o di mancata esecuzione alla presente ordinanza si procederà con l’esecuzione d’ufficio a spese del trasgressore, in via sostitutiva, secondo le forme di legge con denuncia alle competenti Autorità ai sensi dell’ art. 650 C.P.
Si Precisa che l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria non esaurirà comunque l’obbligo ad eseguire il lavoro e le opere prescritte.
Il Comando Polizia Municipale, il Servizio Comunale di Protezione Civile, il Comando Stazione Carabinieri di Erice, di Borgo Annunziata, di Napola e di Fulgatore, il Corpo Forestale dello Stato di Erice, il personale dell’Amministrazione Provinciale, ANAS S.p.A., RFI e le restanti FF.OO. operanti sul territorio, sono incaricati delle necessarie azioni di prevenzione e di controllo sul territorio, ai fini della esatta e puntuale applicazione delle suesposte prescrizioni da effettuarsi da parte del Comando Polizia Municipale di Erice. Gli stessi, predetti, sono incaricati di intensificare le attività di controllo, monitoraggio ed intervento sul territorio, al fine di garantire l’efficienza del sistema generale di convogliamento delle acque e prevenire le situazioni di danno e pericolo.

DISPOSIZIONI FINALI

Per quanto non previsto dalla presente ordinanza si fa riferimento al D.Lgs n° 152/2006 e Decreti Applicativi, alle Leggi Regionali in materia, al Codice Civile, al Codice Penale, al Codice della Strada e ad ogni altra legge o norma applicabile.
Per informazioni ed istruzioni rivolgersi:
. Servizio Protezione Civile – Via Viale n. 1 Casa Santa – Rigaletta Milo - 91100 Erice (TP) tel. 0923 502616 e-mail Giuseppe.tilotta@comune.erice.tp.it .
Avverso il presente provvedimento potrà essere proposto opposizione entro 60 giorni dalla pubblicazione al T.A.R. o entro 120 giorni al Presidente della Regione Siciliana.
Il presente provvedimento è reso noto alla cittadinanza tramite pubblici avvisi, affissione all’Albo Pretorio e sito internet del Comune www.comune.erice.tp.it
Viene inviata per quanto di competenza:
. Ai Sindaci dei Comuni confinanti di Trapani, Paceco, Valderice, Buseto Palizzolo.
Alla Prefettura di Trapani.
. Alla Polizia Municipale del Comune di Erice.
.All’Ufficio LL.PP./Servizio di Protezione Civile.
.All’Ufficio UTC-Territorio del Comune di Erice.
. Al Comando Stazione Carabinieri di Erice.
. Al Comando Stazione Carabinieri di Napola (Erice).
. Al Comando Stazione Carabinieri di Fulgatore (TP).
. Al Distaccamento Corpo Forestale di Erice
. Alla Provincia Regionale di Trapani.
. All’Ufficio del Genio Civile di Trapani.
. All’ANAS S.p.A. di Trapani.
. Al Servizio idrico integrato - A.T.O. 1 - Trapani .
. Alla Società “Ecologia e Ambiente S.p.A - A.T.O. TP
. A tutte le Associazioni di Categoria ubicate nel Comune di Erice e Trapani.
. Alla S.O.R.I.S. e-mail: soris@protezionecivilesicilia.it .
.Alle Associazioni Volontari di Protezione Civile operanti nel Comune di Erice.

Tabella dell’Elenco degli eventuali Documenti Allegati

Nota stazione Carabinieri di Fulgatore

Il Responsabile dell’Istruttoria: Geom. Giuseppe Tilotta

Il Responsabile del Settore IL SINDACO
Dott. Andrea Denaro Sig. Giacomo Tranchida





 

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