Inserita in Cultura il 30/07/2014
da Direttore
ANAS: reinserimento dei detenuti nella società civile
Un centro dopo l’altro! Il Progetto, nato per la difesa boschiva e la prevenzione degli incendi del Parco del Pollino, vede protagonista l´associazione ANAS; un progetto che ha come obiettivo la difesa del Parco, e che combina la prevenzione con il recupero, e il reinserimento, dei detenuti nella società civile.
Hanno aderito al Progetto il Ministero della Giustizia, il Ministero dell´Ambiente, in collaborazione con ANAS e l’Ente carcerario.
Il progetto infatti combina tra loro tre temi oggi fondamentali: il recupero dei detenuti, che verranno impiegati come sentinelle per l´avvistamento di incendi, la difesa dell´ambiente, atteso che il lavoro viene svolto a favore del Parco del Pollino, e il reinserimento dei disagiati, che ANAS ha tra i suoi obiettivi principali, quale valore solidale e fondante della sua Mission.
ANAS, ai detenuti che partecipano al progetto, e che sono stati regolarmente autorizzati dalle Autorità carcerarie, corrisponde una indennità di 15 euro al giorno.
L´attività di vigilanza è svolta nelle ore pomeridiane.
ANAS consegna in dotazione ai detenuti, per l´attività di vigilanza, una divisa con il logo ANAS di riconoscimento, una radio trasmittente a frequenza bloccata, da utilizzare per comunicare tempestivamente sia con la sala operativa ANAS, sia con i mezzi e gli operatori attivi nel parco.
Inoltre, l’attività di controllo e di allerta viene estesa anche ad un buon tratto di autostrada, tenendo costantemente informata la sede Anas delle eventuali anomalie.
Già dal primo turno, svoltosi in data lunedì 28 luglio 2014, si è manifestata grande sensibilità da parte dei detenuti impegnati nel controllo, nonch´ grande voglia di reinserimento nel sociale.
È oltretutto a carico delle risorse finanziarie di ANAS la colazione a sacco per il ristoro di ciascuno.
ANAS, come già ribadito durante l´Inaugurazione delle Sede provinciale di Cosenza, nel ringraziare sia il Direttore del Carcere di Castrovillari che il Presidente del Parco del Pollino per la collaborazione e la grande disponibilità, ha fatto e fa suo il principio, già chiaramente espresso nella Costituzione Italiana, secondo il quale la pena deve avere un valore rieducativo, e non essere uno strumento coercitivo e lesivo della dignità umana.
ANAS infatti sostiene da sempre che la rieducazione è l´unico percorso possibile per il recupero e il reinserimento nel sociale di coloro che, per ragioni diverse sul quale non è lecito giudicare, hanno posto in essere comportamenti in violazione delle norme penali.
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