Home    Politica    Cronaca    Salute    Un caffè con...    Sport    Nera    Economia    Cultura    Tempo libero    Gusto    Turismo    Contatti
 
 
 

Inserita in Cultura il 13/10/2022 da Lisa Di Giovanni

“Resta quel che resta” di Katia Tenti. Un romanzo riflessivo, ricco di sentimento e di valori spesso perduti

“Resta
Sovente si sente parlare di patria, ma molti giovani di oggi non sanno nemmeno che cosa sia. Sui libri di scuola, così come in molti poemi si legge tale definizione, ma anche una volta che viene sviscerata a fondo si fa davvero fatica a capire il suo vero e autentico valore per il quale in passato tante persone hanno sacrificato se stesse e la loro vita. Anche sui banchi di scuola si tende a studiare poco quei momenti in cui gli italiani, orgogliosi di esserlo, per mantenere la loro identità, combattevano per la loro indipendenza, una parola che affascina ma che nel contempo fa anche paura perché implica coraggio, determinazione e grande maturità.
E anche quando lo si appura ci sembra oggi più che mai una scelta coraggiosa ma anche fuori luogo. Oggi che non sappiamo che cosa significhi l´amore per la propria patria e per la propria terra, per i propri usi e per i propri costumi. Non conosciamo talora nemmeno le sue bellezze e le sue grandezze e andiamo a cercare altrove quello che potremmo avere vicino a noi. Eppure quel desiderio di emergere e di annullare le ostilità, talora decisamente forti, che molti uomini e molte donne hanno vissuto sulla loro pelle, a volte li/le riconosciamo nelle nostre vite quando decidiamo di immigrare e di farci rispettare in un altro Paese o in un´altra regione diversa da quella dove siamo nati e cresciuti. Magari abbiamo deciso di vivere lì per costruirci una nuova vita professionale o sentimentale, o ancora per cambiare aria e tentare di dare una svolta alla nostra esistenza che fino a quel momento non ci convinceva pienamente e non ci rendeva felici.
Ma questo non ci deve comunque mai e poi privare di quell´amore che è ancora in potenza dentro di noi, nascosto dentro il nostro cuore, e ancor più nella nostra anima, che è quello per la patria che non deve emergere solo quando la nazionale di calcio vince un mondiale o un europeo di calcio o di altre discipline sportive, bensì deve esserci sempre e non essere nascosto- metaforicamente parlando- in un angolo nascosto dei nostri pensieri. E Resta quel che resta con il suo racconto, dipanato nel corso del tempo, ci aiuta a comprenderlo meglio, non senza aver versato qualche lacrima, ricca di dolore e di sentita amarezza per quel che è stato senza che molti di noi siano riusciti davvero a rendersene conto.

Sinossi

Siamo a Bolzano negli Anni Venti dello scorso secolo. In quel periodo il
Sudtirolo era italiano dalla fine della Grande guerra, ma lo era solo sulla carta dal momento che, dati alla mano, la popolazione tedesca era la maggioranza.
Il regime fascista intraprese una poderosa campagna di italianizzazione, spingendo- in maniera poco ortodossa- sia gli operai che contadini a cercar fortuna al Nord, nelle terre appena conquistate, promettendo loro sia dignità che benessere.
Ad accomunare le famiglie che si trasferirono come i Marchetti che sono originari di Vicenza e fascisti doc e i Ceccarini, le cui origini trovavano spazio in Maremma e che erano più diffidenti nei confronti del Regime, era sostanzialmente una cosa sola, ovvero il desiderio, decisamente forte, per certi versi accecante, di emergere e di farsi sempre più strada, in ogni maniera possibile e immaginabile, in un mondo che- in teoria- doveva essere loro ma che in realtà non lo era e si dimostrava loro pure assai ostile e malevolo. E poi- a dirla tutta- nemmeno i tedeschi credevano nella pacifica convivenza. Uno fra questi è stato Erwin Egger, un mite commerciante gravato dal fardello di un figlio affetto da una misteriosa infermità mentale. Gli altri, primo tra tutti il medico Alfred Gasser, nascondevano pericolosamente dietro una facciata di moderazione una feroce smania di rivalsa contro l’oppressione fascista. Ed è su queste basi che si poggia il romanzo e tutti i fatti, decisamente numerosi, che si legheranno in maniera forte e indissolubile proprio le famiglie Gasser, Marchetti, Ceccarini, Egger e Ranieri che impareremo a conoscere un poco alla volta tra le pagine.
Ci spostiamo poi agli Anni Quaranta: la guerra è iniziata ma non nel nostro Paese. In quel momento le bimbe, appena nata, due gemelline, di Alfred Gasser, sono state rapite: è stato il giardiniere italiano della famiglia a compiere il terribile atto! Si tratta di un certo Sante Marchetti, da tempo affetto da una gravissima malattia psichica, tenuta celata agli occhi della gente del posto (e non solo!) per la quale non si era nemmeno trovata una degna definizione, né tanto meno trovata una cura.
Egli ne uccide una ma, con l´aiuto dei suoi cari, che hanno voluto proteggerlo dal massacro, è riuscito a nascondere il corpicino e a passarla liscia. Ma, finita la guerra, ecco che nuovi dolori affioreranno in superficie e che la verità comincia a venire pericolosamente e inevitabilmente “a galla”. Chi sono stati davvero i vincitori? E- soprattutto- si sono potuti definire tali?


L´autrice

Katia Tenti è nata e vive a Bolzano. Si è laureata in sociologia a Trento e per anni si è dedicata all´approfondimento dei fenomeni di devianza sociale. Da sempre si occupa di cultura, di teatro e di arte contemporanea.
È autrice di diversi format culturali di musica, di teatro, di arte e di letteratura dedicati ai giovani talenti.
I suoi romanzi sono ambientati in Alto Adige, sua terra di origine - caratterizzata da forti contraddizioni sociali, culturali e etniche - per la quale nutre un sentimento di attaccamento profondo.
Per Marsilio Editori ha pubblicato Ovunque tu vada (2014) e Nessuno muore in sogno (2017). Per Piemme ha invece dato alle stampe Resta quel che resta (2022).


Dettagli:

Autore: Katia Tenti
Editore: Piemme
Genere: Narrativa
Pagine: 458
Anno di pubblicazione: 2022


Contatti autrice:

www.katiatenti.com
https://www.facebook.com/katiatenti/
IG_@katiatenti.bookcoach
https://www.linkedin.com/in/katiatenti/





 

ALTRE NOTIZIE

Progetti di videosorveglianza urbana nel trapanese: prefettura e comuni a lavoro
In data 18 aprile, presso la Prefettura U.T.G. di Trapani, si è riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presiedu...
Leggi tutto
Retrocessione Mazara: cronaca e tabellino del match valevole per la 30a giornata (eccellenza, gir. A)
La cronaca del match e il tabellino della sfida Athletic Club Palermo-Mazara, valevole per la 30^ giornata del campionato di Eccellenza, girone A, ter...
Leggi tutto
Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi a Fulgatore: il no del mondo agricolo (e non solo)
Dopo la manifestazione di Calatafimi-Segesta del 7 Aprile, con il simbolico abbraccio al Tempio di Segesta per dire NO al Deposito Nazionale dei Rifiu...
Leggi tutto
Prima riunione dell’Osservatorio sugli incidenti stradali in provincia di Trapani
Il 23 Aprile è stato presieduto dal prefetto il primo incontro in seduta plenaria dell’Osservatorio per il monitoraggio degli incidenti stradal...
Leggi tutto
Adempimenti per le ODV e le associazioni affiliate e non alla rete ANAS e per le articolazioni ANAS
La Presidenza nazionale della rete associativa ANAS (Associazione Nazionale di Azione Sociale) ricorda gli adempimenti previsti dalla legge per le odv...
Leggi tutto
Adempimenti per le associazini iscritte al RUNTS e per le articoalzioni ANAS
La presidenza nazionale della rete associativa Anas ricorda a tutte le affiliate ed in particolare a tutta la classe dirigente delle affiliate che ent...
Leggi tutto

Video
Guardali tutti

Oggi al Cinema

Orario voli aeroporto Trapani

Oroscopo giornaliero

LUIGI su Prestiti senza busta paga, alcune opportunità:
OFFERTA DI PRESTITO RAPIDA E AFFIDABILE Indirizzo: WhatsApp: +33754190105 E-mail: financec99@gmail.com Grazie


LUIGI su Prestiti senza busta paga, alcune opportunità:
OFFERTA DI PRESTITO RAPIDA E AFFIDABILE Indirizzo: WhatsApp: +33754190105 E-mail: financec99@gmail.com Grazie


Nicola su Il sindaco di Castellammare del Golfo: "Pronti ad ospitare la seconda stagione di Màkari":
In effetti sono tutti rimasti particolarmente attratti da Castelluzzo del Golfo


clorinda su LE OLIMPIADI: TRA MITO E STORIA:
Grazie per l´articolo, è stato molto utile per integrare le conoscenze dei miei alunni impegnati con la maturità 2020


Gioacchino Lentini su Gorghi Tondi: il villaggio perso nel tempo:
Fino al 1945 il villaggio in questione era abitato dai proprietari dei vari caseggiati, che lo popolavano dalla stagione estiva, durante la vendemmia, fino al termine della raccolta delle olive. I bossoli delle cartucce che affiorano dalla vegetazione risalgono a prima del 1998, anno in cui venne istituita la riserva naturale, e da allora nessun cacciatore si è permesso di esercitare bracconaggio all’interno della stessa in quanto porta alla violazione delle normative vigenti per i pos


raffaela vergine su UNA NUOVA CASA PER I CANI PIÙ BISOGNOSI:
lodevole l´iniziativa ma sarebbe bene finanziare campagne di sterilizzazione di massa sopratutto dalle grandi associazioni nazionali che potrebbero anche spingere sul governo a legiferare l´obbligo della sterilizzazione. Invece la parola sterilizzazione viene usata da pochi o da nessuno .


Claudia Cardinale su Al Giotto Park tutti i giorni giostre a solo un euro:
E aperto


Antonio Lufrano su Oggi il Decreto del Ministero sulla ´Campagna di pesca del tonno rosso – Anno 2019´. A Favignana si torna a pescare:
Se riceveremo altri comunicati li pubblicheremo.


Giorgio pACE su Oggi il Decreto del Ministero sulla ´Campagna di pesca del tonno rosso – Anno 2019´. A Favignana si torna a pescare:
Gradirei essere aggiornato in previsione di condurre Gruppi di Soci CAI (Club Alpino Italiano) ad assistere, come ho già fatto alcuni anni prima della chiusura, alle attività della pesca, dalla calate delle reti, alla lavorazione. Grazie, cordiali saluti e Buona Pasqua. Giorgio Pace


Antonio su VIII GRANFONDO DELLE VALLI SEGESTANE:
Da 3 anni che partecipiamo a questa gara e ogni anno è sempre un´emozione incredibile, la gara è abbastanza dura ma la bellezza del paesaggio e gli innumerevoli single track, sono la ricompensa alla fatica. Una Granfondo diversa che ogni appassionato dovrebbe fare.


TrapaniOk - registrazione Tribunale di Palermo n° 17/2014 - Direttore responsabile Antonio Pasquale Lufrano

Via N. Turrisi, 13 - 90139 Palermo - iscritta al ROC n. 17155 ISSN: 2037-1152 - P.Iva: 05763290821

Tutti i diritti riservati. Le immagini, i video e i contenuti di questo sito web sono di proprietà di TrapaniOk. Ogni utilizzo del materiale on-line senza consenso scritto è assolutamente vietato

Cookie policy | Privacy policy

powered by
First Web