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Inserita in Cultura il 30/03/2022 da Patrizia Carcagno

Concerto per la Pace", Trapani Classica 13 aprile - il pianista Vincenzo Balzani a Palazzo d´Alì

Concerto
Una grande serata con musiche di Scarlatti, Schubert, Beethoven, Chopin, Bellini, Liszt, Debussy interpretate dal Maestro Vincenzo Balzani, pianista di livello nazionale e internazionale che donerà la sua arte per dare vita al “Concerto per la Pace”. L’evento si svolgerà nella Sala Sodano di Palazzo d’Alì a Trapani, recital organizzato per il 13 aprile alle ore 18,30 (prenotazione obbligatoria su www.trapaniclassica.it).
“Ho insistito nel dedicare il concerto alla Pace visto quanto sta accadendo oggi - dice Vincenzo Balzani - Una cosa grande fatta dal Papa è stato consacrare il popolo russo e il popolo ucraino al Sacro Cuore della Madonna di Fatima: non ha consacrato né l’Ucraina, né la Russia, ma i due popoli perché è l’unica cosa possibile. In questa tragica vicenda, coloro che stanno veramente soffrendo sono i popoli”.
Prima del concerto trapanese, il Maestro Balzani sarà protagonista di un corso di alto perfezionamento pianistico in tre sezioni, inserito nel cartellone eventi musicali dell’Associazione Trapani Classica presieduta dal Maestro Vincenzo Marrone d’Alberti: le tre parti della masterclass sono state programmate al Conservatorio di Musica “Antonio Scontrino” di Trapani per l’11, 12 e 13 aprile; le tre sezioni sono aperte agli studenti interni e ai pianisti esterni (iscrizioni su associazione@trapaniclassica.it).
Programma del Concerto per la Pace
- Domenico Scarlatti, 3 sonate
(K62 la maggiore - k141 re minore - k455 sol maggiore)
- Ludwig van Beethoven, sonata op.27 n.2 do diesis minore “Al chiaro di luna”
- Franz Schubert, impromptu op.90 n.4 la bemolle
- Frederick Chopin, ballata in sol minore op.23
- Vincenzo Bellini, “Casta Diva” (trascrizione per la mano sinistra sola di Adolfo Fumagalli)
- Franz Liszt, Polonaise in mi maggiore
- Claude Debussy, 3 preludi dal secondo libro
(Bruyeres, Ondine, Feux d’ artifice)

Balzani, la sua storia in breve e il concetto di pianista perfetto: il talento, il rapporto con la Musica, la disciplina, il confronto, la giusta preparazione e la corretta l’interpretazione
L’istinto, la conoscenza, il confronto, questi i tre capisaldi che per il pianista Maestro Vincenzo Balzani fanno grande un concertista, un artista delle note.
Milanese di nascita, ma Napoli nel sangue, Balzani ha percorso tappe importanti a contatto con grandi della musica italiana ed estera, esperienze che lo hanno arricchito da quando a 14 anni vinse i concorsi pianistici di La Spezia (E.N.A.L.) e “Förster - Ricordi” di Milano.
Dopo importanti traguardi in concorsi nazionali e internazionali in Italia, nel 1975, l’anno del centenario della nascita di Maurice Ravel, ha rappresentato la Rai nella rassegna-concorso all’ORTF- Office de Radiodiffusion Télévision Française di Parigi segnalandosi tra i primi.
Da quel momento Balzani ha calcato le scene di celebri teatri e sale nel mondo, presente alla Scala di Milano, al San Carlo, al Petruzzelli, al Regio di Torino, all’Olimpico, al Festival di Bergamo e Brescia, al Festival dei Due Mondi di Spoleto, al Settembre Musica e a tantissimi altri appuntamenti. Presenze sia in veste di solista che con orchestre e in formazioni cameristiche dal duo al settimino.
Dal 1973 titolare della cattedra di pianoforte principale, ha insegnato al conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano.
Mozzati da bambino resta affascinato dalla madre che in casa segue lezioni di pianoforte. A quel punto è proprio la mamma ad avviarlo agli studi privati. Riflettendo sulla sua vita, il Maestro ribadisce un concetto fondamentale alla base della crescita e formazione di qualsiasi pianista convinto e di successo:
“Per i primi tre anni mi ero avvicinato alla musica solo con l’istinto, senza una guida chiara. Però l’istinto da solo non basta. Il talento è difficile da definire: è un insieme di tanti fattori, una somma di istinto, di consapevolezza, di conoscenza. Ma la disciplina è fondamentale”.
L’incontro di Balzani tredicenne col grande Maestro Alberto Mozzati, celebre insegnante e concertista non vedente, al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, rappresentò la svolta decisiva: la preparazione in sei mesi per l’esame, riuscire a fare sue la tecnica e la disciplina, reimpostare l’approccio allo strumento e allo spartito.
Racconta Vincenzo Balzani - “Dopo i successi degli anni 70, Marcello Abbado nel 1972 mi chiese di partecipare a questi concorsi che si facevano per iscritto mandando tutti i dati con i concerti fatti, le critiche e io ne avevo già più di un centinaio: di questi, 51 concerti furono il primo premio che conquistai vincendo il concorso Città di Treviso nel 1971, presenze in tutte le città italiane, alcune all’estero. Un’ottima spinta. Anche perché per un musicista la cosa più importante è comunicare quello che studia. Se non c’è il pubblico di fronte, tutto quello che noi facciamo diventa un pochino sterile”.
Da lì l’arrivo alla cattedra di pianoforte principale che ha dato maggiore consapevolezza e ha rafforzato i punti cardine del percorso di formazione per i suoi allievi.
“È importante iniziare presto gli studi - sostiene il Maestro - Da piccoli è più facile indirizzare l’allievo verso la migliore costruzione di un brano musicale: prima di tutto deve capire cosa è. Inizialmente, il vero musicista non dovrebbe neppure leggere il brano al pianoforte, ma leggerlo e comprenderlo allo spartito. Solo dopo deve passare al pianoforte dando una lunga prima lettura cercando di interpretarlo”.
“I ragazzi oggi non comprano più gli spartiti, vanno su Petrucci, su Imslp e prendono la prima edizione che vedono, la scaricano e studiano - continua Balzani - Fanno questa cosa con un pezzo di Bach, di Mozart o di Beethoven rischiando però di impostare mentalmente un fraseggio che non è quello di edizioni originali, non è quello visto da un grande maestro, oppure è molto datato e può avere degli errori. Bisogna avere la pazienza di conoscere e analizzare quello che è stato scritto, senza pescare la prima cosa che capita. Oggi abbiamo tutti i mezzi tecnici per farlo”.
“Il percorso della formazione e del lavoro passa anche dal confronto tra gli interpreti. Anche qui devo molto agli insegnamenti e all’esempio del Maestro Mozzati - aggiunge Vincenzo Balzani - Per quanto riguarda il pianoforte mi sono abituato a cercare di mettere spesso a confronto gli interpreti per evitare storture, come quelle che avvengono quando i ragazzi vanno a scaricare la prima edizione che capita loro, come su YouTube, anche perché abbinata a un video, mentre quelle di maggior valore sono più in basso nella lista. In breve, se io ascolto dieci esecuzioni diverse di grandi del passato e del presente, mi posso fare un’idea migliore, veramente personale, su come possa essere il pezzo. Più io riesco ad avere davanti a me la storia di un’interpretazione attraverso l’ascolto dei vari pianisti, più riesco a migliorare la mia personalità interpretativa e artistica. Non ampliando la visione e il confronto, il risultato personale sarà molto limitato”.
“Bisogna vedere il futuro nel passato per capire e creare musica - rimarca il Maestro - Un parallelo che si può fare per comprendere al meglio è anche con l’attualità, con l’errore tragico sulla crisi in Ucraina: innanzitutto dovremmo vedere il presente nell’ottica del passato, con quello che già stava accadendo in Ucraina otto anni fa. Ma tutto viene anche da molto più lontano”.
Curriculum Vitae
Vincenzo Balzani, nato a Milano ma di famiglia napoletana, si è diplomato in pianoforte presso il conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano sotto la guida di Alberto Mozzati con il massimo dei voti e la lode.
A 14 anni ha vinto i concorsi pianistici di La Spezia (E.N.A.L.) e “Förster - Ricordi” di Milano.
A 16 anni ha vinto il premio “Liszt” al “Maria Canals” di Barcellona.
Nel 1971 ha vinto il secondo premio al “Pozzoli” di Seregno, il primo premio assoluto al “Città di Treviso” e al “F.P. Neglia” di Enna e il primo premio al “G.B. Viotti” di Vercelli.
Nel 1975, anno del centenario della nascita di Maurice Ravel, ha rappresentato la Rai nella rassegna-concorso presso l’ORTF- Office de Radiodiffusion Télévision Française a Parigi segnalandosi tra i primi.
Nel corso della sua carriera ha effettuato tournée in tutto il mondo e si è esibito per prestigiosi teatri e celebri festival italiani sia come solista che con orchestra e in formazioni cameristiche dal duo al settimino (La Scala, San Carlo, Petruzzelli, Regio di Torino, Olimpico, Festival di Bergamo e Brescia, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Settembre Musica…).
Ha al proprio attivo numerose registrazioni radiotelevisive e incisioni con musiche di Scarlatti, Mozart, Hummel, Beethoven, Chopin (integrale degli studi Op.10 e Op.25), Rossini - Liszt, Schubert - Liszt, ecc.
Dal 1973 è titolare della cattedra di pianoforte principale, ha insegnato al conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano.
È regolarmente invitato a far parte di giurie di concorsi internazionali (“G.B. Viotti”, “Rina Sala Gallo”, “Pozzoli”, “London International Piano Competition”, “Concurso Internacional Compositores de España”, “Tchaikovsky junior” di Kurashiki, “Takamatsu”, “Parnassos” di Monterrey, “Hummel” di Bratislava, ecc.) e a tenere corsi di alto perfezionamento, master class e conferenze sia in Italia che all’estero.
Da tempo unisce l’attività organizzativa a quella concertistica e didattica.
Attualmente è direttore artistico dei concorsi internazionali “Città di Cantù” e “Valsesia Musica” e dei concorsi riservati ai giovani talenti, “Pianotalents” di Milano, “Pozzolino” di Seregno, “Monterosa - Kawai” di Varallo e il concorso di musica da camera e pianoforte “Tadini International Music Competition” di Lovere.
Dal 2010 è consulente artistico del prestigioso concorso “Pozzoli” di Seregno.
Nel 2009 ha fondato a Milano l’Associazione “Pianofriends” di cui è direttore artistico, per poter realizzare festival, concerti, stage e seminari.

“Concerto per la Pace”
Sala Sodano di Palazzo d’Alì a Trapani
Recital, 13 aprile 2022 alle ore 18,30
prenotazione obbligatoria su www.trapaniclassica.it
Contatti
Maestro Vincenzo Marrone d’Alberti, presidente dell’Associazione Trapani Classica
+393386199250
spazio Facebook: https://www.facebook.com/trapaniclassica
email:
1. associazione@trapaniclassica.it
2. marronedalberti@hotmail.com


 

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