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Inserita in Politica il 06/01/2018
da Direttore
Il settore agrumicolo è vittima di una catastrofe politica. Non sono bastate la Tristeza e il Mal Secco o le sciagure climatich
“Il settore agrumicolo è vittima di una catastrofe politica. Non sono bastate la Tristeza e il Mal Secco o le sciagure climatiche. Ad infierire in tutti questi anni sul comparto agrumicolo è stata la malapolitica”. In questi termini l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao offre pieno appoggio istituzionale al Distretto Agrumi di Sicilia, condividendo la proposta di un grande Piano per il settore agrumicolo.
“La preoccupazione più grande - spiega Corrao - è che in questi anni né il Ministero, ancor meno i governi regionali, ma soprattutto i loro deputati al Parlamento (Europeo), hanno saputo promuovere ed aprire tavoli di negoziazione con la Commissione Europea e con il Consiglio d’Europa. Negoziazioni possibili solo quando si è liberi da interessi personali, come ad esempio succede con la probabile candidatura alle politiche di alcuni miei colleghi eurodeputati siciliani”.
“Dove sono state - sottolinea l’europarlamentare alcamese - in tutti questi anni le istituzioni guidate dal PD (il ministro Martina, o il presidente della Regione Siciliana Crocetta), quando c’era da intervenire sui prezzi troppo bassi in campagna, combattere le fitopatie, gestire bene le risorse idriche, sostenere gli agrumicoltori contro lo strapotere della GDO, promuovere il nostro prodotto all’estero, usare bene il PSR, difendere le nostre produzioni dalle importazioni sleali? Dov’erano gli eurodeputati dei partiti da destra e sinistra? Per evitare l’ennesima strumentalizzazione elettorale sul grave stato in cui versa da un decennio il settore agrumicolo, occorre promuovere una task force per dare risposte certe agli operatori del settore. Le iniziative fatte sinora sono state solo fuffa mediatica, per il tornaconto politico di qualcuno, mentre il comparto moriva. Ci schieriamo accanto al Distretto Agrumi di Sicilia, e condividiamo la proposta di un grande Piano per il settore agrumicolo, con interventi seri di comunicazione, snellimento burocratico, supporto alle filiere, attivazione del Marchio Qualità Sicura Sicilia, revisione del PSR, riorganizzazione dei Consorzi di Bonifica, internazionalizzazione, tracciabilità, etichettatura e controlli all’’ingresso. Ma soprattutto di pressione efficace a livello comunitario dove l’Italia non ha contato nulla. Non permetteremo - conclude Corrao - che si faccia campagna elettorale sulle spalle del settore agrumicolo già tradito dall’insipienza di queste istituzioni”.
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