Inserita in Economia il 11/05/2017
da Direttore
Ci sarà un futuro per l’ Alitalia ?
I gravi problemi di redditività non trovano fine per l’Alitalia. Infatti passata alla gestione dei commissari è venuto a galla un buco extra di 200 milioni generatosi nel primo trimestre del corrente anno. Una perdita che va ad aggiungersi ai già assodati 500 milioni del 2016 che Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, i tre commissari nominati dal governo, dovranno riuscire a cancellare. D’altro canto il bilancio dell´ azienda al 28 febbraio registrava 2,3 miliardi di passività e solo 921 milioni di attivi. La strategia immediata dei commissari prevedrebbe un taglio dei costi primo fra tutti quello sui contratti derivati su carburante e tassi di cambio con un risparmio di circa 120 milioni di euro. Dovrebbero essere rivisti gli accordi industriali relativi ai leasing, agli affitti degli aerei con una rinegoziazione per la quale l’Alitalia, con ogni probabilità si troverà in una posizione di netto svantaggio con partners stranieri. Intanto si prevedono altre spese come quelle riguardanti i diritti di sorvolo e di scalo e ancora più pressante la situazione dei costi di manutenzione. Tutti costi indispensabili per garantire la continuità dei voli e, di conseguenza, le entrate offrendo l’appetibilità della società al mercato. Un´appetibilità che potrebbe essere risicata se venisse confermato il problema principale e cioè quello del calo dei ricavi e dei biglietti venduti a sfavore, appunto, del fattore attrattivo. Se alla base della strategie dei commissari si prevedere la vendita in toto di Alitalia questa, però, deve nel frattempo, attirare l’attenzione di potenziali soggetti interessati all’acquisto i quali, a loro volta, potranno presentare le rispettive manifestazioni di interesse. Per riuscire però a trovare soggetti intenzionati a investire in Alitalia sarà indispensabile che si riconoscano le incognite derivanti da una radicale opera di risanamento e del tempo relativamente breve (6 mesi) a disposizione dei commissari che, tra l’altro, dovranno ridurre drasticamente non solo le unità lavorative ma soprattutto diverse rotte aeree. La scomposizione dell’Alitalia tra “ bad e good company “ sarà inevitabile e la parte in salute della Società dovrà prendere atto di poter avere a sua disposizione limitati asset, limitate risorse e limitate possibilità. I commissari contano di “ rispettare il termine di 15 giorni dal 2 maggio per la pubblicazione del bando di manifestazioni di interesse che saranno ad ampio spettro con tempi stretti per aprire la data room orientativamente a metà giugno “. Tanto ha riferito il commissario di Alitalia Enrico Laghi, durante la presentazione alla stampa dei commissari straordinari della compagnia. Intanto già è stato disposto dalla Ragioneria Generale dello Stato il pagamento della prima tranche del prestito ponte di complessivi 600 milioni di euro. Ha inoltre affermato Laghi, che " anche grazie a questo pagamento stiamo operando in continuità ". " L´ammontare dell´anticipo finanziario " disposto ad Alitalia, ha aggiunto, è di " 220 milioni di euro ". Seguiremo l’evoluzione della vicenda informando sul rispetto dei tempi e riferendo quanto comunicatoci sulle strategie messe in atto per un futuro migliore per l’Alitalia.
Francesco Gallo
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