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Inserita in Cronaca il 21/09/2013
da Marina Angelo
Peschereccio mazarese sequestrato in Tunisia, l´equipaggio:stiamo bene
Il peschereccio "Cartagine" della flotta di Mazara del Vallo con un equipaggio composto da nove uomini, tra italiani e tunisini, è stato sequestrato ieri sera da una motovedetta della Tunisia mentre era in navigazione nel Canale di Sicilia e dirottato nel porto di Sfax
Al momento del sequestro,di proprietà degli armatori Giacalone, era ad una settantina di miglia dalla costa tunisina, secondo quanto riferito dal presidente del Distretto produttivo della pesca di Mazara del Vallo, Giovanni Tumbiolo, e non era impegnato in attività di pesca, come aveva informato fin da ieri la Marina Militare.
Ed intanto Giovanni Tumbiolo rassicura: «I marittimi sono riusciti a telefonare alle loro famiglie assicurando che stanno bene, ma chiedendo di risolvere presto questa assurda vicenda». La Farnesina immediatamente informata come l´ambasciata italiana a Tunisi si è già attivata per seguire il caso. «Spero -ha detto il presidente del Distretto della pesca- che gli amici tunisini, dati anche i buoni rapporti con l´Italia, vogliano comprendere la situazione e rilasciare il peschereccio con un atto di clemenza. La situazione, però, si sta facendo insostenibile e occorre trovare un accordo definitivo», ha aggiunto Tumbiolo, che ha ricordato i recenti sequestri di pescherecci mazaresi in Tunisi, diventati più frequenti negli ultimi mesi.
«L´ambasciatore italiano in Tunisia Raimondo De Cardona - ha proseguito Tumbiolo - si trova al momento in Italia, ma lunedi´ mattina telefonera´ al ministro dell´Agricoltura e della Pesca del Paese arabo Mohamed Ben Salem».
Il Cartagine, salpato da Mazara 8 giorni fa e´ stato sequestrato mentre si trovava nella zona protetta del Mammellone, lo stesso tratto dove il 20 agosto scorso e´ stata fermata un´altra unita´ mazarese, il "Pindaro", rilasciato dopo una settimana dietro pagamento di un´ammenda di circa 16 mila euro. Quando è stato affiancato dalla motovedetta tunisina, il "Cartagine" si trovava in navigazione, diretto in un´altra zona di pesca. «L´equipaggio lo assicura - ha riferito Tumbiolo - Verificheremo le carte nautiche e il tracciato della blue-box. Quel che è certo è che le autorità della dogana di Sfax adesso stanno esagerando». Nel 2009 l´armatore Giacalone aveva subito il sequestro di due unità da parte delle autorità libiche che vennero rilasciate dopo 13 giorni a seguito di una intensa attività diplomatica.
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