Inserita in Politica il 18/06/2016
da REDAZIONE REGIONALE
INCENDI IN SICILIA. CRACOLICI: TOLLERANZA ZERO PER I COLPEVOLI MA GUAI A SPARARE NEL MUCCHIO. UNIFICARE COMPETENZE PER FORESTALI E ANTINCENDIO
“Tolleranza zero verso chi incendia la Sicilia, ma guai ad additare colpevoli senza prima averli individuati. Bisogna unificare le competenze di tutti i forestali, compresi gli addetti all´antincendio, con un’unica regia”. Lo dice dice Antonello Cracolici, assessore regionale all’Agricoltura in Sicilia, a proposito degli incendi che hanno colpito l’isola. “Additare i responsabili tra i forestali, o in qualcuno di essi, può essere utile per gettare in pasto un colpevole ad una opinione pubblica scossa per quello che è avvenuto – aggiunge - ma non è un buon servizio alla verità: bisogna innanzitutto capire chi è perché ha voluto trasformare mezza Sicilia in un inferno”. “Nessun processo sommario può essere accettabile - continua Cracolici - ci sono migliaia di persone che con passione fanno un lavoro utile alla collettività in territori straordinari, che tutelano e arricchiscono il nostro patrimonio boschivo e la ricchezza della biodiversità arborea siciliana, oltre che sviluppare la rete sentieristica e naturalistica. Affermare che il fuoco viene dato per creare nuove giornate di lavoro è un´assoluta corbelleria: infatti la legge vieta, nelle arie di demanio pubblico e privato investite dal fuoco, la possibilità di riforestare per un periodo di 10 anni, oltre a vietare qualunque variante urbanistica. Quindi, il fuoco non può avere come obiettivo quello di creare nuovo lavoro”. “Gli incendi provocano dissesto idrogeologico oltre che danni ambientali. Per amore della verità e per evitare scorciatoie semplicistiche, va ricordato che i forestali che operano nel Dipartimento sviluppo rurale e agiscono per le attività di prevenzione e di forestazione, nonché per i lavori di manutenzione solo nelle aree di demanio forestale, che sono circa 200.000 ettari, e nelle 32 riserve gestite. Mentre il servizio antincendio, a supporto del Corpo Forestale della Regione, viene garantito attraverso squadre di lavoratori stagionali che iniziano il 15 giugno e finiscono il 15 ottobre e che operano su tutte le aree boschive e collinari della Sicilia”. “La vera lezione di questa giornata infernale per la Sicilia - conclude Cracolici - è una: occorre unificare le competenze del lavoro forestale con quello del Corpo forestale. Anche per organizzare al meglio il lavoro e rendere chiari i diversi compiti, cosa che a volte risulta difficile persino agli stessi addetti ai lavori”. venerdì 17 giugno 2016
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