Inserita in Politica il 17/03/2016
da REDAZIONE REGIONALE
ASP: PRESENTATI DATI ASSISTENZA SBARCHI MIGRANTI A TRAPANI NEL 2015
“Sono stati 7.915 i migranti sbarcati al porto di Trapani nel corso del 2015 e visitati dai sanitari dell´Azienda Ospedaliera provinciale di Trapani, in 26 sbarchi complessivi. Presenze in leggero calo rispetto al 2014 quando sono stati 8.400”. Sono alcuni dei dati presentati oggi dal direttore generale dell´ASP di Trapani Fabrizio De Nicola, nel corso dell´incontro tenutosi al palazzo arcivescovile di Palermo su “I nuovi pellegrini: dall´accoglienza all´integrazione”, organizzato dall´Ufficio speciale Immigrazioni dell´assessorato regionale della Famiglia. “Di questi – ha aggiunto De Nicola - 868 sono state le donne, di cui 84 in stato di gravidanza, e 575 minori, spesso non accompagnati. Va poi aggiunta tutta l´assistenza sanitaria post-sbarco, e quelle di emergenza-urgenza nei pronto soccorso per tutti i migranti, compresi gli irregolari. Un impegno che grava esclusivamente sulle risorse dell´azienda, avendo ricevuto dalle altre istituzioni nazionali e comunitarie solo complimenti e attestati di riconoscenza. Per questo accogliamo con favore – ha aggiunto – questo progetto FAMI, Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione, indetto dal ministero dell´interno con fondi comunitari, per il quale la nostra ASP è stata scelta come ente capofila. A questo progetto hanno aderito le altre ASP siciliane, diverse prefetture dell´isola e l´Ufficio di Giustizia minorile di Palermo. Con questo progetto vogliamo potenziare il sistema di prima e seconda accoglienza attraverso programmi di assistenza, trattamento e riabilitazione”. Il direttore generale ha individuato come responsabile del progetto Antonio Sparaco, coordinatore aziendale per le attività di prevenzione del Dipartimento salute mentale. “Tra le azioni che attiveremo – ha spiegato Sparaco – con particolare riferimento ai richiedenti asilo e ai minori non accompagnati, quella di individuare e prendere in carico i soggetti in condizioni di vulnerabilità post-traumatica o con disagio psico-socio-sanitario, e quella di rafforzare l´assistenza territoriale dedicata ai migranti”. --
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