Inserita in Economia il 25/07/2013
da redazione
Colloquio di lavoro: tra paure e carte vincenti il 62% degli italiani punta sulla preparazione
Il colloquio è la fase cruciale della selezione per un posto di lavoro. A pensarla così è il 52,8% degli italiani, che lo definisce infatti come il momento in cui ci si gioca il tutto per tutto.
Dare il meglio di sè davanti ai potenziali capi è, quindi, fondamentale e per questo il 62% afferma di dedicare tempo alla preparazione del colloquio.
È quanto emerge da un sondaggio condotto da InfoJobs.it, la principale realtà italiana ed europea nel settore del recruiting online per numero di offerte di lavoro, traffico Internet e numero di cv in database, che ha voluto indagare su quali siano gli atteggiamenti più diffusi tra gli aspiranti lavoratori.
Si scopre così che il 46,7% legge tutto ciò che trova sull´azienda, il 12,8% cerca informazioni non ufficiali in rete o tra i conoscenti, mentre un esiguo 2,7% ammette di prepararsi anticipatamente un discorso per non farsi cogliere dal panico.
C´è comunque chi decide di ricorrere all´arte dell´improvvisazione, il 37,9% si affida infatti al proprio istinto. Per fare buona impressione, però, essere preparati non basta: si dimostra fondamentale anche l´abbigliamento.
Il 56,3% degli utenti di InfoJobs.it, infatti, durante il colloquio preferisce lo stile molto formale, contro un 39,5% che sceglie invece di vestire i soliti panni per rispecchiare la propria indole. Infine, non mancano gli scaramantici che svelano di indossare sempre un capo o un accessorio porta-fortuna (4,3%).
Superata la preparazione e l´impatto della prima impressione, le preoccupazioni degli italiani si spostano sul contenuto vero e proprio del colloquio. Le domande che spaventano di più e che gli intervistati non vorrebbero mai sentirsi porgere sono quelle relative alla propria situazione sentimentale (32,8%) e quelle relative ai motivi per i quali bisognerebbe essere assunti (38,4%).
La tensione può giocare brutti scherzi e davanti a una domanda inaspettata è facile trovarsi in evidente difficoltà: come reagiscono gli aspiranti lavoratori in queste situazioni?
Per il 40% del campione intervistato, la soluzione migliore consiste nel chiedere all´esaminatore di riformulare la domanda per tentare di capire meglio la richiesta e prendere tempo, mentre solo il 3% sostiene che ammettere il proprio nervosismo e scusarsi sia la cosa migliore da fare in queste situazioni.
Il 25%, invece, preferisce rispondere subito in ogni caso, per non correre il rischio di sembrare insicuro. Davanti ad alcune domande, tuttavia, la prontezza di spirito potrebbe non bastare: quando gli esaminatori decidono di voler testare la capacità di reazione degli intervistati, è possibile trovarsi a dover far fronte a quesiti alquanto inconsueti che spiazzano il malcapitato.
Tra le richieste più strane e degne di nota riportate dai candidati, se ne trovano di ogni tipo, da quelle “logico-scientifiche”, come ´quanta acqua c´è nel lago di Como?´ o, ancora, ´quanto pesa un carro armato?´, a quelle che tendono invece a indagare sulla vita del colloquiante e sulle sue abitudini in ufficio, ad esempio: ´quante volte si alza in media per andare in bagno o per bere il caffè?´.
Sembra, quindi, che chi si presenta a un colloquio di lavoro debba essere preparato ad ogni evenienza, anche a richieste curiose e insolite. L´immagine che emerge dal sondaggio è quella di un candidato pronto che cerca di dare il massimo contando principalmente sulla propria preparazione.
Quest´ultima impressione è confermata dal fatto che ben l´82% degli intervistati non porta le lettere di referenze dei propri ex datori di lavoro.
Il 20,6% degli scettici è convinto che le referenze non contino nel processo di selezione, mentre il 61,4% non le porta perchè non le ha mai richieste.
«Oggi il mercato del lavoro è sempre più esigente e agli aspiranti lavoratori si richiede serietà, professionalità e proattività. I risultati del sondaggio condotto da InfoJobs.it confermano che i candidati italiani si stanno muovendo nella giusta direzione, mostrandosi sensibili alle necessità dei datori di lavoro», afferma Anna Maria Mazzini, Marketing Manager di InfoJobs.it.
«La preparazione al colloquio - conclude - è fondamentale e segna il primo passo verso l´impiego. È per questo che InfoJobs.it ha deciso di condurre il sondaggio in oggetto, per offrire ai propri utenti, e non solo, utili spunti di riflessione sull´atteggiamento da tenere in uno dei momenti più importanti nella ricerca del lavoro».
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