Inserita in Sport il 02/10/2015
da Gabriele Li Mandri
EUROPA LEAGUE, 2° GIORNATA: È TRIS ITALIANO
In questi anni non si sente che parlare di ranking. Ranking, ranking e ancora ranking. Sembra passato un secolo da quando l´Italia poteva vantare 4 posti in Champions League: una nostalgia che si fa sentire tutta quando le italiane scendono in campo in Europa League. Non per questioni di blasone, di vittorie o altro, ma per una mera aspirazione nel ranking UEFA. E allora, la Serie B europea diventa un campo di battaglia dove raccogliere punti, nella speranza di tornare un domani ad avere quel quarto posto da Champions che vale tantissimo.
L´Europa League, di per sé, non se l´è filata nessuno per anni. Non crediamo di offendere qualcuno nel dire una cosa del genere. Anche perché le italiane che partecipano a questa versione moderna della Coppa UEFA, per prime, erano abituate a mandare in campo le seconde linee in ottica turnover di campionato. Certo, qualcosa è cambiato con la Juventus semifinalista di EL due anni fa e con Napoli e Fiorentina a loro volta ad un passo dalla finale lo scorso anno: l´augurio è che la strada sia quella, e non si tratti di un caso. E questo giovedì di coppe, sembra rassicurare gli amanti della bandiera calcistica tricolore. E del famoso ranking.
Lazio, Napoli e Fiorentina: tre italiane, tre vittorie. Quattro su cinque, se si somma il successo della Juventus mercoledì in Champions. Non male, davvero. Certo, il fascino dell´Europa che conta è tutt´altra cosa: difficile esaltarsi per una vittoria contro il Legia Varsavia, il Saint Etienne ed il Belenenses, affascinante solo per il richiamo alla nota showgirl argentina. Però, per andare avanti nella competizione, serve innanzitutto vincere queste partite: fino a 3 anni fa, erano avversari di questo modesto calibro che ci rendevano famosi come collezionisti di figuracce.
Ed allora occorre sottolineare la rinnovata importanza di una Coppa considerata per anni minore, e finalmente apprezzata da chi, purtroppo, visto il momento calcistico del Paese non può certo fare lo schizzinoso. Auguriamoci che, almeno quest´anno, una delle italiane arrivi in finale e magari la vinca. Il 4 posto in Champions passa anche da quello.
(Foto: AFP)
Gabriele Li Mandri
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