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Inserita in Sport il 27/04/2015
da Gabriele Li Mandri
Il punto sulla 32esima di Serie A: Napoli redivivo, Juventus KO indolore
Tutto si può dire al nostro campionato, tranne che non sia in grado di regalarci sorprese anche ad un soffio dal suo termine. Quelle sorprese non riguardano la Juventus, saldamente al comando da settimane e solo lievemente scalfita dalla sconfitta nel derby della Mole, ma un Napoli abilissimo nel sfruttare il passo falso delle romane. La vittoria nel posticipo contro la Sampdoria ha avuto un duplice effetto: l’allungo sui blucerchiati, adesso a -6, e l’apertura di uno spiraglio sul discorso Champions League.
Il 4-2 maturato dopo 90 minuti di spettacolo e gol, infatti, non ha solo evitato la prospettiva di venir raggiunti dall’allegra banda di Ferrero, ma ha di fatto riaperto i giochi per il 2 ed il 3 posto, che in soldoni significano Europa che conta. Preliminari o meno, l’importante sarà esserci: lo ha capito il Napoli, che non s’è fatto sfuggire l’occasione approfittando del passo falso delle romane e rispolverando i suoi gioielli Higuain (doppietta e assist) e Gabbiadini. Un Napoli redivivo, più forte della sfortuna e dello svantaggio dovuto all’autogol di Albiol.
Capitola invece la Juventus. Allegri, dopo essersi guadagnato quelle semifinali di Champions che mancavano da 12 anni, segna un altro record, stavolta negativo: erano infatti 20 anni che i bianconeri non perdevano contro il Torino. Poco male: i punti di vantaggio sulla seconda sono ancora un’enormità (14) e l’ufficialità del quarto scudo consecutivo è solo rimandata di pochi giorni. Un KO indolore che tanto è dipeso dalle poche energie fisiche e mentali e dalla tanta sfortuna: ben 3 i pali colpiti dai bianconeri, a fare da contorno allo splendido gol di Pirlo su punizione e alle reti di Darmian e dell´ex Quagliarella. Tralasciando, ovviamente, il vergognoso incipit fatto di bombardamenti e di sassaiole fra le due tifoserie.
Napoli e Juve sono le due facce di una stessa medaglia: le facce di chi in Europa vuole vincere da subito, e di chi l’Europa deve guadagnarsela in Serie A. Nel mezzo ci stanno le romane e le milanesi, che per motivi diversi hanno ben poco di cui sorridere, e tanto su cui lavorare. A tal proposito dicono che oggi sia stato il giorno di Mr. Bee e del tanto atteso incontro con Berlusconi per la cessione di parte delle quote della società milanista: abbiamo specificato “dicono” perché, sia in campo che fuori, fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Un mare di milioni e di progetti sui quali altre squadre han deciso di puntare prima degli altri: Napoli e Juve, forse, raccoglieranno i frutti sin da quest’anno.
Gabriele Li Mandri
(Foto tratta dal sito Eurosport)
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