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Inserita in Cultura il 08/04/2015
da REDAZIONE REGIONALE
La lingua e la scrittura dei Fenici al Corso organizzato da SiciliAntica
Nuova lezione al Corso di Archeologia Fenicio-Punica organizzato dall’Associazione SiciliAntica in collaborazione con il Parco Archeologico di Himera e il Museo Archeologico “A. Salinas” di Palermo. Sabato 11 aprile alle ore 16,30, dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza Regionale SiciliAntica, si terrà la quinta lezione dal titolo “La lingua e la scrittura dei Fenici”. Relatrice sarà Rosanna De Simone, Docente di Archeologia Fenicio-Punica presso l’Università Kore di Enna. Il Corso prevede dieci lezioni che affrontano i diversi aspetti della presenza dei Fenici in Sicilia: dalla ceramica all’artigianato, dalla lingua alla scrittura e ancora le navi costruite e i porti realizzati fino alla monetazione punica. Inoltre previste visite guidate ai più famosi centri fenici della Sicilia: Mozia, Palermo e Solunto. Le lezioni si terranno presso l’auditorium del Liceo scientifico “N. Palmeri” a Termini Imerese. Alla fine del Corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Per informazioni: SiciliAntica, Via Ospedale Civico, 32 - Termini Imerese Tel. 091 8112571 - 346 8241076 E-mail: terminiimerese@siciliantica.it. La lingua e la scrittura dei Fenici La lingua dei Fenici, inquadrabile tra le lingue semitiche nordoccidentali, conobbe nella sua lunga storia una assai ampia diffusione in un contesto geografico compreso tra il Libano e le coste atlantiche della Penisola iberica e del Marocco. Le fonti classiche attribuivano all’unanimità l’invenzione dell’alfabeto ai Fenici: quello che impropriamente definiamo alfabeto costituisce in realtà il risultato di un lungo e complesso processo di semplificazione di sistemi scrittori iniziato nell’area siro-palestinese già nella prima metà del II Millennio a.C. La scrittura fenicia si compone di 22 segni, tutti consonantici. Il rinvenimento di diversi alfabetari ha consentito di recuperare la sequenza dei segni, trasmessi prima ai Greci, poi agli Etruschi e quindi ai Romani. Le indagini archeologiche hanno riportato alla luce migliaia di iscrizioni fenicie e puniche: si tratta di testi funerari, votivi e di svariate funzioni, cui sino da aggiungere numerosi testi bilingui redatti su diversi supporti. Rossana De Simone è Docente di Archeologia fenicio-punica presso l’Università degli Studi di Enna “Kore”. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in “Semitistica: linguistica semitica” presso l’Università degli Studi di Firenze e la Specializzazione in “Archeologia orientale” presso l’Università “La Sapienza” a Roma. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni su riviste scientifiche riguardanti temi di Archeologia ed epigrafia fenicio-punica.
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