Inserita in Politica il 01/04/2015
da REDAZIONE REGIONALE
RIFONDAZIONE - La Buona Scuola che il governo del PD e di Renzi vuole imporre significherà la fine della scuola pubblica
Palermo 1 aprile - La “Buona Scuola” che il governo del PD e di Renzi vuole imporre significherà la fine della scuola pubblica così come l´abbiamo conosciuta. Questa ennesima controriforma – dichiara Vincenzo Fumetta segretario provinciale di Rifondazione Comunista - vuole una creare scuola-azienda, autoritaria, senza risorse pubbliche, nelle mani dei privati che potranno finanziarle controllandone la didattica e per di più, non vi è nessuna chiarezza sulle modalità di abilitazione all´insegnamento degli aspiranti insegnanti. Tutto questo viene coperto dal governo dalla “finta” assunzione di 100 mila precari che in realtà lavorano già nella scuola e che verranno stabilizzati com lavoratori di serie B con diritti minori rispetto ai loro colleghi. Noi al contrario - continua Fumetta - vogliamo un´istruzione pubblica di qualità con finanziamenti pubblici per la didattica, vogliamo un piano straordinario di messa in sicurezza degli edifici scolastici e una reale assunzione, a parità di diritti, dei lavoratori con 36 mesi di servizio. Per combattere questo folle progetto di controriforma della scuola pubblica- conclude Fumetta - Rifondazione Comunista Palermo rivolge un appello alle organizzazioni sindacali perché trovino nella difesa della scuola pubblica un terreno comune di lotta.
Di seguito il testo dell´appello:
La buona scuola di Renzi tende a cambiare la natura della scuola italiana così come disegnata dalla Costituzione, trasformandola definitivamente da luogo di trasmissione dei saperi ed elaborazione del pensiero critico a struttura egemonizzata dalla logica di impresa nella quale i dirigenti scolastici si troveranno ad esercitare un potere enorme e a sostenere un carico di responsabilità sempre più gravoso. Dopo una lunga sequenza di pessime riforme questo Disegno di Legge rischia di infliggere il colpo di grazia alla Scuola Pubblica Statale. Occorre una mobilitazione forte e unitaria che coinvolga non soltanto il mondo della scuola ma la società civile tutta. La frammentazione delle lotte, in questo momento così delicato, rischia di essere fatale. Per il Governo, infatti, è più facile sconfiggere i soggetti antagonisti uno dopo l’altro. Per queste ragioni il Partito della Rifondazione Comunista lancia un appello alle organizzazioni sindacali perché superino le vecchie contrapposizioni e trovino nella difesa della scuola pubblica un terreno comune di lotta. Riteniamo che la proclamazione di scioperi e iniziative separate da parte dei vari soggetti sindacali oggi indebolisca enormemente una battaglia che deve essere vinta con il coinvolgimento di quanti più lavoratrici e lavoratori possibili, di studentesse e di studenti, di cittadine e cittadini uniti nella difesa del Bene Comune Scuola.
------------- Ufficio Stampa Rifondazione Comunista - Federazione di Palermo
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