Inserita in Politica il 28/03/2015
da REDAZIONE REGIONALE
PACECO Proficua seduta del Consiglio comunale: approvati tutti i punti all’ordine del giorno
Conclusa la sessione ordinaria convocata dalla presidente Marilena Cognata PACECO. È bastata la seconda seduta, delle tre programmate dalla presidente del Consiglio comunale, Marilena Cognata, per concludere la trattazione di 18 punti all’ordine del giorno, compreso un ordine del giorno aggiuntivo. Dopo l’esame di varie interrogazioni e interpellanze, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità, l’ingresso del Comune di Partanna nel Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo. La deliberazione è stata proposta dal sindaco, Biagio Martorana: “Il Comune di Partanna, avendo nel proprio territorio dei beni confiscati alla mafia, ha chiesto di aderire al Consorzio (che già comprende undici comuni e diverse altre istituzioni, come Prefettura, ex Provincia, Regione, Ministero degli Interni), ma perché un altro Comune possa far parte del Consorzio è necessario il parere favorevole dei comuni già presenti – ha spiegato il sindaco all’assemblea consiliare – e gran parte dei Comuni ha già deliberato l’adesione”. All’unanimità, successivamente, il Consiglio ha approvato la proposta di deliberazione riguardante l’adesione del Comune di Erice all’Unione dei comuni elimo-ericini (formata da Paceco, Buseto Palizzolo, Valderice, Custonaci e San Vito Lo Capo). Anche in questo caso, la votazione è stata preceduta da un breve intervento del sindaco: “Il Comune di Erice ha chiesto di entrare nell’Unione dei comuni elimo-ericini, deliberando l’adesione circa un mese fa, perché si sta lavorando su una piattaforma comune per quanto riguarda i finanziamenti europei, il patto dei sindaci e la stazione unica appaltante; peraltro, per la gestione della stazione appaltante, il Comune di Erice metterà a disposizione locali e personale qualificato. Oltre alla SUA (Stazione Unica Appaltante, ndr) che già esiste e funziona anche discretamente, potremo centralizzare all’Unione dei Comuni altri servizi, quali lo Sportello per l’edilizia, la Protezione civile e, successivamente, speriamo anche il Contenzioso. Si sta lavorando ad un vasto territorio omogeneo (che potrà essere ancora più grande, perché pure il Comune di Castellammare del Golfo è intenzionato ad aderire all’Unione dei Comuni) con l’obiettivo di creare servizi con una gestione consortile. Ma non solo: più sono estese l’area e la popolazione rappresentata dall’Unione, più facilmente si potranno ottenere successivamente dei finanziamenti, anche perché molti obiettivi nella programmazione dei fondi comunitari, privilegeranno le aree sovracomunali”. All’unanimità è stato votato anche il successivo punto all’ordine del giorno, di natura strettamente tecnico contabile, derivante dalla nuova normativa regionale sul bilancio: “Armonizzazione dei sistemi contabili ai sensi del decreto legislativo n. 118 del 23 giugno 2011 e rinvio al 2016 dell’adozione dei principi applicati della contabilità economico-patrimoniale, dell’affiancamento della contabilità economico patrimoniale alla contabilità finanziaria e del Piano dei conti integrativo”. Gli ultimi due punti trattati riguardavano il riconoscimento di altrettanti debiti fuori bilancio e sono stati approvati a maggioranza, con l’astensione dell’opposizione. Soprattutto il secondo caso, oggetto dell’ordine del giorno aggiuntivo, è stato discusso in aula per quasi un’ora, in considerazione dell’importo trattato, superiore a un milione di euro, per una vicenda risalente ai primi anni del Duemila, sfociata in un contenzioso giudiziario che si è concluso l’anno scorso. Il Consiglio, in particolare, ha dovuto prendere atto della sentenza emessa il 18 luglio 2014 dalla I Sezione Civile della Corte di Appello di Palermo, che ordina al Comune di Paceco di depositare presso la Cassa Depositi e Prestiti, la somma di 847.671 euro e gli interessi legali dal 2004, per un totale di 1.037.386,11 euro, oltre al pagamento di 18.289,38 per spese processuali e consulenza tecnica, a favore della famiglia Ala, per l’espropriazione di un’area complessiva di 7.555 mq in località Seniazza, finalizzata alla realizzazione di 30 alloggi di edilizia convenzionata agevolata. “È una vicenda antica che non riguarda questa Amministrazione – evidenzia il sindaco – ma il Comune si adopererà per recuperare queste somme, rivalendosi sulle imprese che realizzarono l’opera o su quanti hanno beneficiato di quella espropriazione”.
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